Dopo Cambridge Analytica abbiamo erroneamente pensato che Facebook avesse posto i paletti alle violazioni per la privacy. Stavolta non si è trattato di un errore voluto ma di un bug già corretto che ha esposto le immagini caricate e non ancora condivise.
Sfruttando l’API Photos molte applicazioni hanno potuto scaricare le immagini Facebook degli utenti prima ancora che prendessero la decisione di pubblicarle sul proprio feed. Oltre questo si è visto il coinvolgimento diretto delle foto per le Storie
ed il Marketplace, per il quale è in fase di studio un sistema di marketing tutto nuovo.Gli sviluppatori hanno riferito che tutti gli utenti coinvolti saranno avvisati della falla tramite una notifica che consentirà di eseguire una procedura passo-passo per la verifica sulle informazioni non spontaneamente fornite.
Non vi sono prove che qualcuno abbia sfruttato il bug e pertanto i danni dovrebbero essere limitati anche se non del tutto assenti. A questo indirizzo è disponibile la pagina ufficiale creata allo scopo di ricevere assistenza.