Abbonamenti a pagamento e servizi aggiuntivi non richiesti non solo gli unici escamotage che esauriscono il credito telefonico degli utenti di TIM, Wind Tre e Vodafone. Sebbene i primi due citati non dipendano dagli operatori stessi, questi ultimi hanno una serie di costi che possono terminare la ricarica dei clienti in poche settimane.
Costi nascosti: la versione legale dei surplus che aumenta l’offerta mensile a proprio carico
Sono proprio i costi nascosti queste voci di costo che sono capaci di esaurire il credito telefonico residuo di ogni cliente e di farli pagare anche 15/20 euro al mese (compreso il prezzo del proprio abbonamento). Per chi non ne fosse al corrente, i costi nascosti sono quella categoria di servizi che richiedono un pagamento a parte dall’offerta attivata. Sono “nascosti” poichè non sono mai stati attivati, ma sono attivati in automatico con l’apertura di un nuovo conto.
Quali sono e come evitarli per salvaguardare il proprio credito
Tra i costi nascosti di TIM, Wind Tre e Vodafone senza ombra di dubbio non mancano quelli relativi al piano base e agli sms bancari.
Piano base
Ogni qualvolta si attiva una nuova SIM, con essa viene attivato anche un piano base. Di cosa si tratta? Questo è un piano tariffario che consente all’utente di chiamare o inviare sms a prezzi più convenienti. Se non si ha un abbonamento attivo potrebbe fare anche comodo, ma siccome la maggior parte degli utenti ne consegue uno, non ha senso spendere fino a 4 euro in più al mese. Per disattivarlo è sufficiente chiamare il servizio cliente di TIM, Wind Tre e Vodafone o effettuare la disdetta attraverso la propria applicazione.
SMS Bancari
Oramai quando si apre un conto bancario, nelle condizioni si accetta di ricevere gli sms che notificano ogni tipo di movimentazione del conto. Sebbene la banca non prevede alcun costo per questi, a seconda dei casi gli operatori nazionali lo imputano comunque. Per alcuni di questi, infatti, ogni sms ricevuto equivale ad uno inviato… e di 15/18 centesimi alla volta si finisce il credito! Se li volete disattivare dovrete fare richiesta alla vostra banca.