Il phishing, lo smishing e il vishing, i tre tentativi di frode online più diffusi negli ultimi mesi, mirano ai dati di qualsiasi utente titolare di carte e conti correnti. Utilizzano vari espedienti, inviano link fraudolenti e richiedono agli utenti di aggiornare i loro dati direttamente online. Una volta ottenute le credenziali, dunque, procedono con il furto e prosciugano i conti
dei clienti.A differenza del phishing e dello smishing che riescono ad ottenere i dati degli utenti tramite appositi siti clone in grado di trafugare quanto inserito, il vishing arriva tramite una chiamata. A segnalare questo tipo di truffa è la stessa Polizia Postale poiché, i malfattori, utilizzando il nome dell’ente in modo illecito, contattano telefonicamente i titolari delle carte e richiedono informazioni sensibili. Un trucco che può ingannare diversi utenti poiché il criminale si spaccia solitamente per un falso ispettore della Polizia Postale.
Come Poste Italiane ha più volte ricordato ai suoi clienti, anche la Polizia Postale ribadisce di non essere solita richiedere tali informazioni telefonicamente. Qualsiasi sia il tentativo di frode ricevuto, è quindi fondamentale, non fornire mai i propri dati.