La piaga degli abbonamenti non richiesti infastidisce ancora i clienti di Wind Tre, Vodafone e TIM. Purtroppo lo Stato non interviene con qualche sanzione specifica verso chi le opera e il credito residuo dell’utenza non fa che perdersi tra queste letterali truffe.
Purtroppo, visto che i grandi non intervengono si deve trovare una soluzione da sé ed oggi ve ne esponiamo una semplice e super effettiva.
Abbonamenti a servizi non richiesti, giochi o suonerie e così dicendo: come si bloccano?
E’ sufficiente aprire una pagina internet creata ad hoc per cadere nel tranello di questi truffatori, i quali in un modo o nell’altro scalano dal credito telefonico diverse decine di euro… persino a settimana! Oramai capita sempre più spesso di sentir dire ad un familiare “guarda cosa mi è arrivato” o frasi come “ma io non ho attivato nulla, come disdico?“.
Eh, disdire è sempre facile grazie ai famosi “DISATTIVA” inviati a numeri indicati o attraverso la rinomato piattaforma MobilePay, peccato che questa operazione non ridia indietro anche i soldi rubati!
Al fine di non rimanere più fregati da questi sotterfugi vi consigliamo di:
- Se non si hanno più soldi sulla SIM (inaspettatamente) controllare a cosa è dovuto lo scalare del proprio credito residuo;
- chiamare tempestivamente il servizio clienti di Wind Tre, Vodafone o TIM;
- Chiedere un eventuale disattivazione di un servizio; se effettuata entro le 24 ore dall’attivazione dell’abbonamento indesiderato si può richiedere l’eventuale rimborso;
- Farsi attivare un blocco verso questo genere di abbonamenti, è gratuito e può prevenire eventuali attacchi e truffe del genere.