Il 2018 è stato un anno pieno di soddisfazioni lato cliente e altrettante rimodulazioni applicate dai gestori di telefonia. TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia hanno attuato aumenti improvvisi delle tariffe come conseguenza dell’entrata di Iliad e del successo degli operatori virtuali. Quindi, per stare al passo con le offerte low cost, i gestori hanno tagliato i prezzi nettamente ma, al contempo le esigenze di bilancio vanno rispettate.
Ad oggi, per evitare le fastidiose rimodulazioni, che un paio di volte all’anno fanno lievitare i nostri canoni mensili, conviene cambiare di continuo operatore piuttosto che rimanere fedeli in attesa del prossimo aumento in bolletta.
I clienti di tutti i principali gestori (escluso Iliad per politiche anti-aumento delle tariffe) possono tuttavia esultare, poiché nessun operatore telefonico applicherà più rimodulazioni fino a primavera inoltrata. Ricordate però che il cambio di operatore non è sempre una pratica agevole, poiché può capitare di scoprire nelle pieghe delle clausole contrattuali l’impossibilità di recedere anticipatamente. TIM con la sua tariffa Iron ce lo ha dimostrato.
In sostanza, a Natale siamo tutti tranquilli, mentre gli aumenti tariffari dei principali gestori TIM, Vodafone, Wind e Tre Italia nel 2018 sono così riassunti:
Sotto certi aspetti l’entrata degli MVNO e Iliad nel panorama delle tariffe italiane è stato un bene, poiché TIM, Vodafone, Wind e Tre Italia “sono scesi dalle loro Torri di Avorio” per modificare i piani tariffari alla conquista di utenti. La conseguenza statistica ha visto i prezzi scendere, mentre i pacchetti tariffari si sono arricchiti di Giga e minuti illimitati.
Se il 2018 è stato un anno ricco di sorprese, il 2019 sarà un anno ancora più scoppiettante. Ci saranno tantissime novità importanti, ma le rimodulazioni dei piani tariffari continueranno ad esistere.