Uno smartphone 5G può creare problemi di salute? Una domanda che si deve al comune timore che le nuove frequenze di rete possano effettivamente far insorgere serie problematiche cliniche legate a tumori e malesseri all’organismo. Falso allarmismo? Disinformazione o eccesso di preoccupazione? Vediamo la cosa dal lato oggettivo della questione.
5G e pericolo di tumore: i rischi della nuova rete
La rete 5G sarà qualcosa di speciale. Un’affermazione che si rispecchia in una nuova ideologia di connettività orientata ora al cosiddetto Play&Think. Tutto sarà più veloce, più connesso e presumibilmente più sicuro per quanto riguarda i dati che gli hacker potrebbero intercettare.
Non si tratterà solo di un sistema che mette in comunicazione gli utenti con i loro telefoni. Tutto sarà connesso nel senso proprio del termine. Auto a guida autonoma, oggetti IoT, smartphone, display in strada e persino i tombini (ci sta già provando Vodafone). Tutto questo avrà un prezzo, ossia una rete sempre attiva che fa sorgere qualche dubbio riguardo la sua pericolosità per noi umani.
Verranno utilizzate le frequenze dell’attuale banda Digitale Terrestre cui si sommeranno quelle a 3.500 MHz e 26 GHz per la fascia mmWave da usare per applicazioni speciali. Rispetto al 4G LTE attuale si avrà a che fare con una rete che renderà superfluo l’uso degli speed test e dei sistemi di verifica della copertura. Il segnale arriverà ovunque tramite delle antenne che lo irradiano nell’etere con potenze incredibili.
In merito alle valutazioni sui rischi legati al 4G non sono emersi problemi di salute nel breve periodo. Con la persistenza di una rete così potente, ora ampliata al contesto pubblico e privato in tutti i comparti, si teme che i rischi aumentino esponenzialmente. Nulla di provato, almeno per il momento. Ne sapremo di più in vista di uno studio approfondito sui dati SAR emessi dagli smartphone e da tutti gli altri dispositivi della rete.