Da ormai diversi anni la pirateria investe le grandi aziende che dedicano tempo e denaro alla creazione di contenuti di alto livello. L’IPTV rappresenta l’ultima frontiera proprio della pirateria in ambito Pay TV e gli utenti in questo caso sembrano essere tantissimi.
I costi sono talmente bassi da includere nel calderone dei fuori legge anche coloro che a primo impatto non vorrebbero mai finirci. Chiaramente a chi non farebbe comodo avere tutte le piattaforme ad un unico prezzo che permette un risparmio dell’80% ogni mese? L’IPTV nasconde però diverse insidie, le quali spesso vengono sottovalutate o magari dimenticate
Ogni utente che gode di una buona connessione internet in casa, può dirsi allo stesso tempo soddisfatto anche dell’IPTV. Il servizio funziona con la rete internet e non tramite antenna come gli originali, anche se in questo caso si tratta comunque di flussi video rubati.
Il sistema è ottimo dal punto di vista del risparmio dato che costa solo 10 euro al mese nella stragrande maggioranza dei casi. Questo però può portare a multe molto salate, proprio come anticiparono Le Iene nella loro trasmissione. Gli utenti però sono sempre più incentivati anche dai nuovi servizi, come quello che è appena arrivato.
Come tutti sanno l’IPTV è visibile in un’abitazione solo su un dispositivo, che sia questo un TV o uno smartphone. In contemporanea non è possibile seguire i canali, anche se le cose sono cambiate. Con i nuovi abbonamenti, pagando un piccolo supplemento, potrete avere anche 2 o 3 dispositivi in contemporanea.
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