Sappiamo fin da ora che il 5G sarà costoso. I suoi prezzi con Iliad, TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb saliranno alle stelle costringendo molti a valutare l’ipotesi di rimanere per molto tempo in 4G/4G Plus. I provider hanno investito qualcosa come 6,5 miliardi di euro per la concessione delle frequenze. Si lasceranno sfuggire l’occasione di costringere gli utenti ad aderire alle nuove offerte?
La promessa di zero rimodulazioni al 2019 potrebbe essere uno specchio per le allodole. La linea temporale prevede l’applicabilità del 5G entro il 2020. Sebbene costi extra per il 4G possano essere inizialmente esclusi non è detto che non si possa andare in contro a nuovi aumenti, almeno per quanto riguarda le poco flessibili TIM, Vodafone e Wind Tre (volendo escludere, per motivate ragioni, Iliad dal circolo vizioso).
Per ora tutto tace ma l’ipotesi delle rimodulazioni ha iniziato ad insinuarsi nelle nostre menti come un tarlo difficile da rimuovere. Quale carta giocheranno gli operatori? Al momento è difficile fare una previsione azzeccata. Avremo modo di valutare meglio la situazione solo in vista dell’apertura della nuova rete. Voi che opinione vi siete fatti al riguardo?