Il 2018 è stato senza dubbio l’anno dell’inchiesta sugli smartphone: proprio durante gli scorsi mesi un’ondata di paura aveva invaso i social network e i vari forum. Il motivo? Le radiazioni emesse dagli smartphone e la paura che queste potessero nuocere la salute degli utenti in modo irreversibile. Per fortuna, a sollevare il morale delle persone e a calmare le acque sono intervenuti diversi istituti: tra questi anche l’AIRC che si è impegnata a pieno per colmare ogni dubbio.
A far scoppiare l’ondata di paura è stata una classifica diffusa online che riportava i valori SAR di diversi modelli di smartphone: Xiaomi, iPhone, Huawei e così via
. Partendo dal presupposto che i valori SAR (Tasso d’assorbimento specifico) indicano con quanta velocità l’energia viene assorbita dal corpo umano, questi riportati sono tutti a norma. Cosa significa? Semplicemente che sono sicuri poiché, in Europa, è stato fissato un limite per salvaguardare la clientela e che ammonta a 2 watt per chilogrammo.Inoltre, come hanno spiegato diversi scienziati, le onde emesse dagli smartphone sono di tipo non ionizzato e ciò implica che:
Nonostante ciò, questo ultimo punto può essere sviato utilizzando semplicemente delle cuffie in fase di chiamata e non tenendo il telefono sempre a contatto con il corpo.
Per trasparenza, vi riportiamo la lista di smartphone che ha causato scalpore: