L’anno difficile del produttore è relativo in quanto continua a rimanere saldamente fermo al primo posto mondiale, sia in fatto di smartphone che di processori e display. Questo primato però è stato messo in serio pericoloso nella prima metà dell’anno per via dello scarso apprezzamento del pubblico rispetto alle prime ammiraglie ovvero i Galaxy S9 e S9 Plus. C’è stato un recupero grazie al Galaxy Note 9, mentre le altre fasce hanno registrato vendite nella norma.
Una parte importante dell’anno di Samsung è stato l’annuncio della chiusura della serie Galaxy J in un scissione di altri due serie tra cui la Galaxy M. Per l’anno prossimo sono già previsti 3 dispositivi M, per lo meno quelli conosciuti, mentre per l’altra c’è ancora tutto da scoprire. Gli effetti di questa scelta li vedremo ovviamente solamente nel 2019.
Le novità introdotte sui vari smartphone non ha raggiunto i livelli di altri produttori, un gap che verrà colmato con le prossime generazioni; un esempio su tutti è lo scanner d’impronte in-display. Anche il nuovo processore Exynos top di gamma, il 7820, presenta un difetto se comparato agli come lo Snapdragon 855, il Kirin 980 e l’A12 Bionic ovvero l’essere prodotto con un processo a 8 nm piuttosto che 7 nm. Ovvio che la differenza e minima, ma evidentemente non è l’unico punto debole visto che a questo giro sembra che i modelli più potenti delle ammiraglie saranno quelli alimentato dal processore di Qualcomm e non da quello di casa.
A livello della compagnia ci sono state delle turbolenze che però a livello internazionale non hanno suscitato più di tanto scalpore e che sono poi state risolte in breve; giusto per citarne due, l’arresto del presidente del consiglio di amministrazione e un problema interno con gli operati i quali stavano soffrendo di malattie legate al lavoro.
Con tutti i rumors che stanno trapelando sui Galaxy S10, le ammiraglie dell’anno prossimo sembrano essere pronte per ribaltare la situazione di quest’anno e magari per allontanare Huawei che sembra stare col fiato sul collo a Samsung.