Il credito residuo scompare per diversi motivi: in seguito alla sottoscrizione di un contratto, per abbonamenti e servizi mai acconsentiti o, ancora, per i costi nascosti. Cosa sono? Una serie di addebiti che vengono effettuati periodicamente da TIM, Wind Tre e Vodafone e che non figurano nel prezzo dell’abbonamento mensile.
Per fortuna questi possono essere eliminati (quasi tutti) con dei semplici escamotage così da non dover fare più ricariche ogni singola settimana!
Costi nascosti: i tre più comuni
La segreteria telefonica:
Capita di non udire il telefono, avere il muto o non riuscire a chiudere in tempo una telefonata. Ciò che viene dimenticato, però, è che al ricevere l’avviso di tale avvenimento vengono scalati diversi centesimi. In particolare:
- Vodafone 0,12 euro al giorno (in caso di utilizzo);
- Wind 0,19 euro alla settimana;
- Tre 1,50 euro al mese;
- TIM 1,90 euro ogni due mesi.
Restando in tema di chiamate vocali, la segreteria telefonica è un altro costo insabbiato e occultato che va tenuto sotto supervisione.Tralasciando l’odioso addebito che scatta nel momento in cui non si riesce a bloccare in tempo la chiamata (22 centesimi addio!), il presente servigio ha un costo che può arrivare fino all’euro e cinquanta al dì. Nello specifico:
- TIM addebita un costo che varia al mutare del personale piano tariffario
- TRE sollecita 0,20 euro per ogni avviso che si ascolta;
- Vodafone imputa fino ad 1,50€ al dì se si utilizza il la segreteria .
Piano base: disattivarlo è la migliore opzione
Quando viene attivata una nuova SIM, viene attivato in automatico un Piano Base che non è altro che una serie di agevolazioni che fanno comodo ai soggetti che non hanno né minuti né sms inclusi. In caso contrario, non ha alcun senso tenerlo attivato anche perché ha un costo che tocca anche l’euro alla settimana. Per disattivarlo è sufficiente chiamare il servizio clienti.
SMS bancari
Il più disastroso dei costi nascosti è senza ombra di dubbio quello che nasce dagli sms bancari: sebbene le banche assicurino che questi siano gratuiti, ogni volta che se ne riceve uno, il proprio operatore telefonico ne addebita il costo come se fosse stato inviato piuttosto che ricevuto.