Android ricarica rapida Usare la ricarica rapida Android significa riuscire ad avere una giornata piena di autonomia nel tempo necessario a fare una doccia mattutina. Rispetto ad un sistema tradizionale il Quick Charge colma una delle soluzioni più lacunose della tecnologia attuale, ossia la scarsa autonomia dei supporti.

La usiamo tutti proprio per rimediare a questo pesante inconveniente. Ciononostante bisogna considerare anche due aspetti importanti che gravano sulla salute del nostro telefono. Il dispositivo personale può riportare danni, causati proprio da un utilizzo prolungato di questo sistema.

 

Ricarica rapida per smartphone Android: tutti i contro di questa tecnologia

La nuova tecnologia Warp Charge per la ricarica rapida usata da OnePlus per il suo 6T McLaren Edition garantisce oltre un giorno di autonomia in appena 20 minuti di ricarica. Praticamente un fulmine. Si realizza attraverso un nuovo alimentatore ad alta potenza che spinge la corrente oltre ogni limite.

Pensare di ricaricare il telefono con una soluzione del genere è comodo. Non servono ore ed ore per ottenere un dispositivo pronto ad inviare messaggi Whatsapp, foto, video, documenti tutto il giorno. Meno di mezz’ora e siamo al sicuro.

A lungo termine, comunque, esporre il telefono ad una potenza di ricarica simile causa degli squilibri e manifesta rischi di rottura per la batteria. Inizialmente le celle sopportano bene il processo di ricarica ma con l’andare del tempo si verifica l’usura che porta lo smartphone al collasso. Inoltre, visto che la batteria è integrata nella maggior parte dei dispositivi oggi in commercio è difficile effettuare la manutenzione.

Le celle agli ioni di litio sono orientate al degrado degli elementi a causa del calore in eccesso generato dal processo di ricarica. Se sommato a fattori ambientali che innalzano la temperatura (presenza di caloriferi o esposizione diretta ai raggi del sole) è possibile anche che si verifichi un’esplosione del telefono.

I costruttori testano a fondo i propri telefoni prima di metterli in commercio ma esiste la remota possibilità che si verifichi un incidente. Sei stato protagonista di una situazione simile? Descrivici l’accaduto e facci sapere che cosa ne pensi in merito all’argomento. Dobbiamo preoccuparci o è tutto “fumo negli occhi”?

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