Il “piano di trasformazione mobile” precedentemente descritto ha lo scopo di allontanare l’attenzione dell’azienda dal consumatore medio e concentrarlo invece sugli utenti esperti, principalmente i giocatori. Mentre molti osservatori del settore hanno interpretato quelle affermazioni come l’inizio della fine per il marchio ZenFone dell’azienda, ASUS ora ha confermato che non è detto sia così.
Non solo il nome ZenFone ci sarà, ma anche la filosofia di base del design del prodotto che ne è alla base. Il che significa che ASUS continuerà a sviluppare smartphone Android destinati a competere nei segmenti di mercato di fascia bassa e di fascia media. Il nuovo tentativo di chiarimento offre più domande che risposte, con ASUS che non approfondisce ulteriormente la questione. Una possibilità è che ASUS ridurrà semplicemente i suoi sforzi nel segmento mobile a causa di problemi con la vendita del suo attuale volume di produzione in modo tempestivo. Un altro potenziale scenario vedrebbe la società ridurre il budget di ricerca e sviluppo in quei settori non premium al fine di reindirizzare le sue risorse verso telefoni Android destinati agli utenti esperti.
L’amministratore delegato di ASUS, Jerry Shen, lascerà la sua posizione e sarà sostituito da due co-CEO, a partire dal 1 ° gennaio 2019. Esattamente undici anni dopo aver assunto il costruttore di apparecchiature originali di Taipei, Taiwan. Il suo decennio di leadership è peggiore del previsto, con le scorte di ASUS che si sono dimezzate nel periodo in questione. Ora è pronto per essere sostituito dal capo del servizio clienti globale Samson Hu e dal capo affari PC SY Hsu. Due vicepresidenti ASUS che sono in azienda da molti anni e conoscono bene le sue operazioni. Il signor Shen ha suggerito che lascerà la compagnia alle sue condizioni e se ne andrà per prendere in carico iFast. Trattasi di una startup specializzata in intelligenza artificiale e tecnologie di Internet of Things. Shen ha già accennato alla possibile collaborazione tra ASUS e iFast.
Per quanto riguarda il cambio di strategia mobile recentemente annunciato e ancora poco chiaro di ASUS, il contenuto esatto è sconosciuto. Mentre il costo è già stato determinato. Il gigante tecnologico sta assorbendo un colpo da 190 milioni di dollari per svuotare l’inventario, rinnovando ricerca e sviluppo, per riorganizzare le operazioni di produzione e fare tutto il necessario per il suo nuovo approccio agli smartphone Android. I prossimi telefoni dell’azienda, rivolti ai giocatori mobili e agli utenti esperti in generale, potrebbero essere annunciati già al Mobile World Congress 2019.