Per il momento si accede ai canali sul Digitale Terrestre normalmente, usando anche vecchi televisori e decoder esterni ma le cose cambieranno con il DVBT2. Non sappiamo ancora come, ma ce ne siamo fatti un’idea ed abbiamo constatato che richiederà una spesa per cambiare televisore o decoder.
DVBT2: novità, cosa cambia, quanto ci costa
Digital Video Broadcasting 2, altrimenti tradotto in TV Digitale Terrestre. La seconda generazione cambierà il paradigma di visione dei canali digitali trascurando l’approccio classico a favore dell’alta definizione. Sappiamo che il 5G occuperà le frequenze attualmente in uso per la TV, ma non sappiamo come verranno riassegnate quelle nuove a favore dei canali in HD.
Esatto, perché il DVBT2 porterà tutti i canali in alta definizione. Difatti, si può già capire se il nostro televisore sia o meno pronto a ricevere tutta la programmazione accedendo ad un qualsiasi network HD attualmente funzionante (ad esempio Italia 1 HD sul 506).
Nel caso in cui si sia in grado di ricevere la programmazione completa non è necessario acquistare un decoder digitale di nuova generazione. In caso contrario dovremo provvedere ad una spesa che può variare tra i 15 ed i 50 euro a seconda del modello di decoder preferito.
Nella nuova manovra di Bilancio 2018 lo Stato ha definito l’accessibilità ad un bonus spesa del valore di 25€ ancora in fase di discussione. Chi ha un TV troppo vecchio e decide che non vale la pena cambiare decoder dovrà munirsi di apposito supporto ricevente HD con decoder integrato che aggiunge un’ulteriore spesa.
Non siamo sicuri che tutto possa funzionare con le classiche antenne trasmittenti. Infatti, è nata una discussione a proposito di un servizio da fornirsi tramite parabola, come avviene per Sky e tivùsat. Si potrebbe fare uso del nuovo satellite Hotbird a 13 gradi Est descritto dall’Amministratore Delegato di Eutelsat Italia, Renato Farina, che in un suo intervento ha detto:
“Eutelsat è pronta a mettere in campo un piano di incentivi per agevolare il passaggio delle televisioni locali su HOTBIRD: Si punta ad arginare le conseguenze più estreme derivanti dalla liberazione della banda 700 MHz. La piattaforma satellitare possiede capacità trasmissiva e potenza di banda adeguata. Assicurare una copertura uniforme del territorio, ma anche pun segnale in alta definizione per le emittenti regionali”
Regna ancora l’incertezza. Nonostante questo chi ha un televisore recente (fino a 4 anni fa) può continuare a vedere tutti i programmi futuri senza problemi. In caso contrario ci si dovrà munire di tessera Smart CI+ come avviene per i canali trasmessi in 4K su tivùsat. Staremo a vedere.