Un tempo si sfruttavano gli irDa, altrimenti conosciuti come infrarossi. Oggi le cose sono decisamente cambiate ed i produttori hanno abbracciato nuove tecnologie integrate. Tra le più utilizzate c’è certamente il Bluetooth che nella sua ultima revisione 5.0 ottimizza consumi e portata radio di trasmissione.
Nel tempo si sono affiancate anche ulteriori tecnologie come il WiFi Direct e NFC. Si possono trasferire contenuti ed interagire anche con le funzionalità di pagamento digitali card-less accompagnate da app del calibro di Google Pay e Samsung Pay. Il WiFi Direct, in particolare, trova spazio in molteplici applicazioni.
Tutte le app vengono installate partendo da un APK Android. Se si passa dal Play Store il processo non si manifesta direttamente. Il nostro smartphone interroga il server che rilascia l’APK e lo installa senza lasciare traccia del sorgente.
Questo pacchetto integra l’app con tutte le sue funzioni. L’APK si rende disponibile nel momento in cui decidiamo di estrarre il codice dell’app installata sul telefono. Utilizzando applicazioni speciali come APK Extractor è possibile creare un file da poter trasferire ad un altro telefono. Se l’installer proviene da fonte conosciuta (Play Store) possiamo installarlo su un altro dispositivo contando anche sui futuri aggiornamenti ufficiali dello sviluppatore.
Altri file utili di cui si potrebbe avere bisogno sono quelli dei contatti. I Power User del robottino verde non si limitano soltanto ad associare un contatto ad un numero di telefono. Integrano invece tantissime altre informazioni che conviene salvare, come ad esempio indirizzo email, relazione, numero ufficio, indirizzo di casa ed altro.
Avere un prospetto completo sempre disponibile è comodo al fine di non dover reinserire tutte le informazioni di contatto su un nuovo smartphone. Se salviamo i contatti sul nostro account Google possiamo usare le opzioni di sincronizzazione
. Se cambiamo telefeno possiamo riottenere tutti i dettagli dei nostri contatti semplicemente accedendo al nostro profilo da Impostazioni > Account > Aggiungi Nuovo Account. Un click su “Sincronizza ora” ed è fatta.
In una sola parola? Pushbullet. Si tratta di un’app che sincronizza la barra delle notifiche del telefono con il PC. E fa molto di più. Grazie a questa semplice app è possibile anche condividere note (promemoria o testi di altro genere), link, indirizzi, liste e qualsiasi file che rientri nel limite di 25 MB.
Se i 25 MB di Pushbullet ci vanno stretti è sempre possibile scomodare ulteriori canali di condivisione. Uno dei migliori è sicuramente il cloud di Google Drive che permette di archiviare file ed app di qualsiasi tipo in uno spazio condiviso.
Se decidiamo di optare per le app allora la scelta ricade su SendAnywhere, gratuita, illimitata e semplice da utilizzare. Garantisce la condivisione semplificata di un numero di file illimitato.
Dagli sviluppatori di Pushbullet arriva poi un’altra valida alternativa che si chiama Portal, tra i cui vantaggi si riporta una non dipendenza dalla connessione di rete condivisa. Ciò vuol dire che non è necessario che i dispositivi siano connessi allo stesso network WiFi. Ottimizzato per il Drag&Drop garantisce l’invio di file eterogenei tra loro e il copia-incolla facilitato di informazioni da un device all’altro. Per trasferimenti fino a 1 GB non avremo alcun problema.
Parte integrante dell’ecosistema di condivisione sono anche le app Facebook Messenger e Whatsapp. Per quest’ultima si individua un trucco sconosciuto per creare il proprio spazio personale di cloud illimitato. L’unico vero limite dei sistemi di condivisione in-app resta la necessità di avere una connessione ad Internet sempre attiva. Per file di grandi dimensioni questa necessità si traduce con la presenza di una connettività di rete 4G LTE.
Voi cosa usate per condividere i vostri file e le vostre applicazioni Android? Fatecelo sapere.