Esistono alcune app Android famose che sono sospettate di divulgare tutte le nostre informazioni sensibili a Facebook. Lo scandalo Cambridge Analytica sembra non essere servito di lezione a Zuckerberg che continua ad arricchire la sua personale collezione di informazioni private degli utenti. Queste app sono state scaricate più volte e la possibilità che siano sul tuo telefono è altissima.
App Android pericolose: la lista nera degli spioni
Tutti d’accordo sul fatto che queste 3 app dannose devono essere eliminate. Cancellarle significa aumentare le prestazioni del telefono e la nostra privacy. Ma esistono ulteriori insidie per coloro che temono che il GDPR sia solo l’ennesimo specchio per le allodole. La riservatezza resta un miraggio per chi installa questi software mobile:
- SkyScanner
- TripAdvisor
- MYFitnessPal
- Kayak
Si tratta di applicazioni conosciutissime in lungo ed in largo. SkyScanner e Kayak vengono usate per trovare voli low-cost ed occasioni uniche per il viaggio da sogno che abbiamo prospettato. Tripadvisor è preceduta dalla sua fama ed è spesso associata quale app di default del sistema quando acquistiamo un telefono. Offre un sistema di recensioni ed opinioni su hotel, alberghi e ristoranti. MyFitnessPal, invece, è molto in voga tra i culturisti e gli amanti del fitness. Facebook riesce a sapere addirittura cosa mangiamo e quali esercizi facciamo. La situazione è diventata insostenibile.
Il problema vero e proprio risiede nelle librerie precompilate SDK che servono per lo sviluppo delle applicazioni Android. C’è un bug che Facebook ha volutamente ignorato proprio per entrare in possesso delle informazioni degli utenti.
Il GDPR stabilisce l’anonimato sui dati volto ad impedire l’identificazione certa dell’utente sui dati rilasciati online. Secondo Privacy International, Facebook non si sarebbe curata di questo aspetto riuscendo ad identificare con certezza i profili utilizzati. E non è tutto. Secondo il parere degli esperti, il social network sarebbe anche in grado di tracciare le attività di coloro che sono connessi ad Internet mediante la stessa rete. Il tutto grazie al cross-tracking che associa gli ID Android dei dispositivi.
Se tutto ciò trovasse reale conferma per Facebook si metterebbe decisamente male. Non è difficile pensare ad una multa ed a misure più severe a garanzia della nostra riservatezza.