Come da titolo, oggi parliamo di un dispositivo che va bene ma non va benissimo: è proprio questo il motto ricorrente in questa recensione di Xiaomi Mi 8 Lite. Il perché di questo giudizio in po’ particolare è dovuto proprio al fatto che con Xiaomi ci siamo sempre trovati a nostro agio, mentre questo smartphone ci ha dato qualche grattacapo di troppo che vi raccontiamo approfonditamente.
Partendo dalla confezione, troviamo un caricatore da parete, un cavo USB Type-C e un adattatore per il jack audio da 3,5 mm. Spesso, infatti, alla presenza della porta USB di ultima generazione corrisponde l’assenza dell’uscita audio standard: ecco spiegata la presenza dell’adattatore. Infine troviamo la manualistica e una simpatica cover che fareste meglio a gettare via, visto che trattiene le impronte digitali come se fossero cosparse di burro.
L’estetica è veramente da urlo! Il display è da 6,26” LCD IPS con risoluzione FullHD: non essendo un AMOLED, i neri non sono molto saturi e i colori sono abbastanza slavati. Però nel complesso è un pannello molto piacevole da vedere da qualunque angolazione. Il notch è totalmente inutile, purtroppo, anche se è buono che sia molto piccolo. Questo perché Xiaomi non ha implementato al meglio la gestione delle notifiche: vuoi per il software, vuoi per l’azienda stessa, non lo abbiamo trovato utile e per fortuna è possibile nasconderlo tramite impostazioni dell’OS.
Andando invece nella parte posteriore, abbiamo trovato stupendo il colore a gradiente del pannello nella scala dei blu, ma la fregatura di questa back cover è ancora una volta il pessimo trattamento oloefobico. Il frame laterale è in alluminio e ospita la configurazione standard vista su ogni smartphone del 2018. In basso trova spazio l’unico altoparlante mono, mentre il preciso e fulmineo fingerprint è posto nel retro di Mi 8 Lite. Essendo appunto una versione minoritaria rispetto al top di gamma, questo smartphone non ha la funzione NFC né lo sblocco tramite Face ID.
Un punto a favore del telefono è la sua estrema leggerezza nel peso di 169 grammi, cosa che lo rende molto versatile anche nell’uso a una mano (mani permettendo).
La versione in nostro possesso è configurata con 4 GB di RAM e 64 di ROM, mentre vi ricordiamo che esiste anche la versione 6/128 GB sul mercato. Noi vi consigliamo di prendere quella più potente, perché in nostro possesso abbiamo un device che gira molto male. Il processore Snapdragon 660 con la GPU Adreno 512
non riescono a convincerci, poiché non è un’esperienza d’uso fluida e le app ci mettono un pochino troppo ad aprirsi.Non sappiamo se è un problema della MIUI implementata su Android Oreo 8.1 o il connubio tra Soc e RAM, ma in teoria questo Mi 8 lite dovrebbe volare e ciò non accade. Ci è capitato che alcune app come Google Maps, Facebook o WhatsApp andassero in crash senza alcun motivo. Quindi possiamo pure eseguire tutti i test che vogliamo con un videogame come Real Racing 3, ma se crashano le app che usiamo tutti i giorni c’è poco da fare. Il sistema è nel complesso molto leggero ma i difetti di ottimizzazione sono evidenti.
L’audio in capsula si comporta molto molto bene in chiamata, è quasi superiore ad un iPhone X. Peccato però che, se riproduciamo un video o giochiamo con Mi 8 Lite, l’audio diventa insufficiente perché supportato da una solo cassa mono.
La batteria da 3.350 mAh è veramente pazzesca, ci porta sempre a fine giornata. Abbiamo anche fatto uno stress test dalle 7.30 di mattina con app tipo Google Maps spesso accesa in autostrada, più qualche ora di gioco, social e chat. Ebbene, come risultato siamo arrivati ad usarlo fino alle 18:45, quando un iPhone X ci avrebbe lasciato già alle 15:00.
Nell’app fotocamera troviamo un sacco d’impostazioni per eseguire molti tipi di scatto. A parte l’effetto bellezza su cui meglio non commentare, la parte manuale è abbastanza ricca di feature per gestire al meglio il bilanciamento del bianco, del fuoco etc. Purtroppo la resa delle foto dalla dual camera 12+5 MP e della selfie camera da 24 MP sono poca cosa. I video stabilizzati con l’ottica sono appena sufficienti, anche con la possibilità di girare fino al 4K.
Il prezzo è un altro punto dolente di Xiaomi Mi 8 Lite, poiché difetti qua e là ce ne sono e oltre 240 euro di media non possono giustificarne un acquisto. Forse se fosse stato proposto a 150 euro avrebbe avuto sicuramente più mercato. A un prezzo ribassato sotto i 200 euro allora avrebbe il suo perché: sarebbe uno smartphone eccellente con un’estetica incredibile, una batteria da urlo e un hardware adatto.