Le reti pioniere, conosciute anche come 5G sono l’ultima novità del 2018 che porteremo avanti anche nel 2019, per poterne iniziare ad usufruire solo nel 2020. Sebbene si abbia, letteralmente, ancora un anno d’attesa davanti, grazie alle nascenti sperimentazioni in Italia, l’aspettativa è tornata a farsi grande!
Dopo un iniziale hype che ha riguardo l’applicazioni di tali reti e le novità che esse porteranno, gli animi e le speranze sono un po’ scemate in seguito alla diffusione delle possibili tariffe in 5G. TIM, Wind Tre, Vodafone e Iliad potrebbero seguire l’esempio mondiale ed arrivare a richiedere prezzi molto sopra alla norma per usufruire delle reti pioniere. E il discontento non termina qua: gli utenti interessati saranno obbligati ad acquistare un nuovo smartphone per poter navigare con il nuovo standard per le connessioni mobili.
Tariffe per le reti pioniere: quanto dovranno spendere in media gli italiani
Prendendo in considerazione che durante l’asta per l’aggiudicazione dei blocchi in banda, TIM, Wind Tre, Vodafone e iliad hanno investito circa 6.5 miliardi di euro e pensando che sarà necessario investire in nuove infrastrutture, è impensabile che le tariffe per il 5G potrebbero essere low cost. Secondo diversi analisti, infatti, optando per un prezzo minore di 30 euro al mese, gli operatori nazionali potrebbero non vedere neanche un ritorno degli investimenti.
Inoltre, a questo fattore bisogna aggiungere quello sopracitato: gli utenti dovranno acquistare un nuovo smartphone per poter usufruire delle reti pioniere e nel settore si vocifera che l’implementazione del nuovo chip innalzerà i costi di almeno qualche centinaia di euro. Il 5G sarà per tutti? Al momento non sembra essere così, ma la speranza è l’ultima a morire!