TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia hanno lasciato passare delle feste natalizie serene ai propri clienti, ma il 2019 li vedrà presto arrabbiarsi per nuovi aumenti delle tariffe telefoniche, nonostante gli operatori si sono prodigati nello smentire qualsiasi rimodulazione. Al momento siamo nel campo delle ipotesi, ma siamo certi che gli operatori di telefonia non hanno detto una verità assoluta, visto che non hanno specificato se le rimodulazioni saranno bloccate per tutto il 2019.
A volte hanno applicato degli aumenti senza un reale motivo, creando solo del malcontento tra i clienti, ma questa volta la giustificazione potrebbe essere lo sviluppo del 5G. D’altronde Tim, Iliad, Vodafone e Wind 3 hanno speso una vera fortuna in miliardi di euro per avere un pacchetto di frequenze su cui costruire la nuova rete proprietaria.
Probabilmente in un modo o nell’altro saremo costretti a spendere di più in bolletta di quanto fatto nel 2018. E forse si inizierà dalle stesse tariffe destinate al 5G.
Il rischio per gli operatori di telefonia di fallire è alto, soprattutto se il 5G costerà 40 euro al mese come in Finlandia. Tale problema genererebbe un nell’utenza un moto di rifiuto e una permanenza nel più economico 4G proprio per motivi economici.Proprio qui entrano in gioco gli aumenti delle tariffe. Per rientrare dei costi del 5G e degli eventuali rifiuti dell’utenza verso la nuova rete, gli operatori spingeranno sul rialzo dei costi del 4G. Nel frattempo potrebbero avviare una campagna marketing molto convincente per invitare l’utenza alla migrazione verso pacchetti su rete 5G.
Non si è ancora concretizzato nulla e siamo forse andati troppo oltre nelle ipotesi. Tuttavia il solo parlare di futuri aumenti ha messo in allarme i clienti di Tim, Wind 3, Vodafone.