Negli ultimi mesi si è parlato tantissimo del cosiddetto “modem libero“, ma allo stato attuale siamo davvero liberi nella scelta del router da installare nelle nostre abitazioni? A quanto pare non del tutto. Vi sono ancora molte limitazioni da parte dei provider e poca chiarezza sul da farsi.
Molti di voi spesso ci domandano a cosa serva la liberalizzazione del modem. Anzitutto, a ridurre i costi. Con il modem libero, infatti, non sono più previsti costi di noleggio, costi di disponibilità o imposte di servizio per l’apparecchio o la rete wireless imposte dal nostro provider.
Inoltre, in caso di cambio operatore telefonico di linea fissa o trasloco in altra abitazione, non serviranno più inutili e laboriose riconfigurazioni della rete. In aggiunta a ciò, l’utente potrà finalmente scegliere il modem più adatto alle sue esigenze, senza dover accettare obbligatoriamente per imposizione un modem troppo performante per le sue esigenze o, al contrario, troppo poco performante.
Infine, sarà possibile ridurre anche il consumo di energia elettrica. Come? Riunendo tutte le funzioni in un unico apparecchio (modem, voip, ecc).
Tutte le più moderne tecnologie di accesso come DSL, fibra e telefonia mobile, attualmente, si basano su standard internazionali. Sono svariati anni, dunque, che i produttori possono sviluppare dispositivi essenzialmente compatibili con le reti. Tuttavia, sono anche anni che gli operatori telefonici rendono inutilizzabili tali dispositivi. Perché? La risposta è semplice. Un maggior controllo sul traffico di dati degli utenti per analisi, miglioramenti o studi di mercato.
Con la Delibera n. 348/18/CONS è finalmente possibile scegliere liberamente il proprio modem. Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica (almeno per il momento). Diversi utenti, infatti, ci hanno segnalato difficoltà nella registrazione dei nuovi dispositivi alla rete domestica.
AVM, azienda tedesca proprietaria del marchio FRITZ!, ha rilasciato una tabella riassuntiva con tutte le informazioni utili su diversi provider italiani. Buona lettura.