Come da delibera n.348/18/CONS emanata da AGCOM dopo mesi di discussioni, proposte e rinvii, finalmente dal 1 gennaio 2019 sarà obbligatorio il modem libero per la connessione internet su rete fissa non sono più vincolati alle offerte dei provider. Dunque, potremo scegliere lo strumento che vogliamo, basta che sia compatibile con gli standard di connessione alla rete adottati dal provider.
Sebbene TIM, Wind, 3 Italia, Vodafone e altri gestori abbiano avuto diverso tempo per adeguarsi alla delibera AGCOM, qualcuno deve ancora mettersi in paro: in particolare fa notizia che sia proprio Vodafone a rimanere indietro anche se il brand ha promesso un imminente allineamento al modem libero. Vediamo le tappe dei vari operatori di rete che hanno accolto la delibera.
La conquista del Modem Libero: ma cambiare router conviene?
Un modem/router alternativo offre certamente prestazioni e caratteristiche migliori di quelli proposti dai provider. L’unico scotto è la totale situazione da gestire in manuale per cui, oltre a scegliere il modello appropriato, occorre configurarlo come dei veri esperti. D’altro canto gli operatori si fanno forti del fatto che i loro modem sono plug ‘n’ play ma di certo sono meno adattabili a sfruttare il pieno potenziale della rete.
In conseguenza della delibera, tutti gli operatori devono fornire i parametri per configurare correttamente i router di terze parti, sia per l’aspetto internet sia per l’aspetto telefonia (VoIP). Nella maggior parte dei casi i dati si trovano liberamente sul sito web ufficiale, in altri è necessario chiederli al supporto clienti. Per fortuna alcuni router avanzati includono già nel proprio software le pre-configurazioni per la maggioranza delle connessioni.
L’unico problema con un modem proprietario è l’assenza di assistenza tecnica sul prodotto da parte dell’operatore di rete, così come se c’è un guasto il vostro provider ci metterà più tempo a trovare la causa. Il cliente potrebbe quindi trovarsi nel mezzo di una piccola guerra tra centri di assistenza router e provider che rimpallano le rispettive responsabilità.
Fastweb
Sul sito di Fastweb troverete una sezione apposita che spiega come configurare correttamente il proprio router proprietario per le tecnologie ADSL, VDSL e Fibra. Le offerte attuali includono il router FASTGate di ultima generazione, ma non vi costa nulla (pensateci).
TIM
Anche TIM ha una pagina dedicata alle caratteristiche tecniche che devono avere i router per connettersi alle linee ADSL, FTTC e FTTH, oltre ai parametri di configurazione della linea internet. Per la parte telefonica bisogna chiamare il supporto tecnico. Le attuali offerte ADSL, xDSL e Fibra sono tutte con modem incluso a 0 euro.
Tiscali
Tiscali offre una pagina apposita per ottenere tutti i parametri per configurare i router con le offerte ADSL, xDSL (FTTC) e Fibra. Tiscali offre anche un elenco di modem di terze parti certificati, su cui offre anche un servizio di assistenza tecnica più approfondito.
Wind 3 – Infostrada
Il Modem Libero è arrivato anche tra i brand Wind e 3 Italia con l’offerta Wind Absolute da inizio dicembre. La pagina dell’offerta include tutti i parametri da impostare per collegare il proprio dispositivo con l’ADSL tradizionale e quello per FTTC. Purtroppo, chi decide di optare per la fibra ottica pura FTTH può solo abbonarsi con router a noleggio incluso (5 euro al mese).
Infine Vodafone
Come detto in apertura, Vodafone non si è ancora adeguata alla delibera dell’AGCOM, anche se un comunicato dell’operatore sul sito ufficiale cerca di mettere una pezza alla scadenza disattesa del primo gennaio.
Purtroppo dobbiamo anche sottolineare che la delibera AGCOM non è retroattiva, per cui chi ha ha già un modem brandizzato a noleggio non può chiedere rimborsi o altre agevolazioni. Può però dare disdetta del noleggio, restituendo il modem (ma le rate già pagate non saranno rimborsate). In alternativa, si può scegliere un’altra offerta, anche di altri operatori.