Eccoci arrivati al tanto atteso 2019 pronti ad accogliere tutte le novità che abbiamo decantato nel 2018. Abbiamo anticipato spesso l’imminenza dell’arrivo della connessione 5G, e sembra che l’anno appena entrato possa davvero precorrere i tempi e assistere al suo debutto. In conseguenza dell’adozione del 5G molti settori industriali e commerciali verranno rivoluzionati tra cui: le telecomunicazioni tra aziende, il settore della domotica smart, quello automobilistico, la realtà virtuale e aumentata e, infine, gli smartphone.
Anche un gesto semplice del nostro quotidiano come accendere la smart TV cambierà aspetto con l’entrata in vigore del DVB-T2. Sebbene lo standard di trasmissione avrà un passaggio morbido fissato al 2022, sappiamo tutti che la sua implementazione è strettamente dipendente dal 5G. Già nel 2019, infatti, dai nostri schermi potremmo assistere a trasmissioni in ultra risoluzione (sempre che le nostre TV siano adatte a ricevere tale qualità).
Tornando al 5G, mentre sappiamo già che in molte metropoli italiane è ormai pronto il lancio della nuova rete, è ancora difficile capire quali smartphone potranno sfruttare la potenza della nuova connessione di rete. In più le tariffe che vi saranno dedicate sono ancora un terreno tutto da esplorare, con TIM, Wind 3, Vodafone e Iliad ben attenti a non parlarne
. Per ora ci basti sapere che ci servirà un nuovo smartphone compatibile, con tanto di tecnologia interna ad hoc e il cui prezzo di vendita sarà più alto rispetto agli stessi modelli in 4G.Tra le case produttrici pronte al lancio di telefoni 5G, Samsung sembra già pronta ai blocchi di partenza con il nuovo Galaxy S10+, e subito a ruota ci sono le varie Huawei, LG e OnePlus. Gli smartphone 5G targati Apple, per una precisa strategia di marketing, usciranno un anno dopo. Ci saranno anche tecnologie innovative come i primi smartphone pieghevoli come libri, grazie all’implementazione dei display flessibili, di cui LG e Samsung sono i capostipiti.
Per la TV digitale terrestre si prefigura lo stesso destino, ovvero un passaggio realizzato soltanto con l’acquisto di una nuova TV o un decoder in grado di ricevere lo standard DVB-T2 e HEVC sulle nuove frequenze. Nel caso invece siate in possesso di una TV acquistata dopo luglio 2016, allora per poter vedere i canali televisivi sarà necessario solo un tuner specifico a supporto delle trasmissioni nel nuovo standard.