In assoluto il miglior modo per prendersi un’infezione. Come sui PC anche gli smartphone sono soggetti all’effetto negativo di file Internet infetti, soprattutto se questi provengono da fonti sconosciute. Può succedere per file di testo, video, musica. Non si può essere certi che una semplice foto sia innocua a prescindere.
Se si sospetta un’infezione è opportuno effettuare una scansione antivirus per individuare tracce di codice malevolo. Sintomi di infezione potrebbero essere scarsa durata della batteria o progressivo decadimento delle performance generale del dispositivo.
Non siamo lontani dal contesto dei file infetti visti in precedenza. Stavolta a diffondere i malware Android sono le caselle di posta elettronica inondante di SPAM. Basta aprire un allegato o un link per essere immediatamente infettati trasferendo la stessa infezione a tutti i nostri contatti personali. Il virus si replica diffondendosi a macchi d’olio. Il consiglio è quello di cancellare eventuali comunicazioni provenienti da contatti non certificati. Effettuare una scansione con un software antivirus aggiornato non guasta.
App che richiedono accesso speciale o troppi permessi sono da ritenersi sospette. Non ha senso che un’app per editare le foto abbia accesso alle impostazioni del Telefono o agli SMS. Fornendo il consenso si finisce per concedere agli hacker tutti i dati. Google è attenta ai problemi di sicurezza per le app pubblicate ma purtroppo non è infallibile. Usate il buon senso e valutate recensioni ed opinioni online sulle app.
Se colleghiamo un telefono al PC tramite porta USB è possibile che questo contagi il dispositivo collegato tramite un file maligno, un malware o un bug. Gli antivirus supervisionano costantemente l’attività di scambio dati tra dispositivi Android ed altre piattaforme. Il collegamento USB non fa eccezione.
Le connessioni senza fili via Bluetooth non sono immuni alla trasmissione di virus Android. Anzi, sono più pericolose visto che lo standard non offre nemmeno un livello di crittografia per i dati in trasferimento. Proprio per questo spesso preferiamo usare il WiFi Direct o i sistemi di sincronizzazione degli account.