TIM chiude quello che è stato un capitolo breve della sua recente storia. Nelle scorse ore il gruppo Vivendi ha ufficialmente detto addio alla piattaforma Studio+, il portale per la visione di contenuti in streaming pensato dal gruppo nel 2016.
In questi circa due anni di vita, Studio+ non ha mai sfondato nel mercato oramai saturo dello streaming, nonostante quella che era un pensiero commerciale tutt’altro che banale. Attraverso il servizio, il gruppo voleva lanciare una serie di contenuti – anche sperimentali – dalla breve durata. Le serie tv che si sono alternate non hanno mai suscitato il vivo interesse dei clienti.
Studio+ era una piattaforma del tutto indipendente da TIM. Il provider di telefonia era però fondamentale per la sua promozione in Italia.
Più volte, anche su queste pagine, vi abbiamo raccontato le iniziative speciali volte a far conoscere questo genere di prodotto. In una prima fase, il servizio è stato gratuito per tutti i clienti. Poi, con il passare dei mesi, era previsto un abbonamento mensile di pochi euro (3,99 euro ogni trenta giorni).Difficilmente però gli utenti che hanno usufruito di Studio+ hanno pagato un canone. Ad esempio, chi è abbonato a TIM da più di un anno, attraverso il sito TIMparty poteva avere i contenuti del portale completamente a costo zero.
La decisione di Vivendi sembra essere irreversibile. Allo stato attuale non è dato sapere se la compagnia azionista di TIM abbia in mente altri progetti simili.