Quando si riceve una chiamata da un numero “Privato“, significa che qualcuno ha intenzionalmente nascosto il suo numero tramite il suo operatore telefonico o inserendo “#31#” o un altro codice di blocco prima di effettuare la chiamata.
Per poter identificare chi si cela dietro queste identità anonime, è ancora possibile utilizzare la funzione del messaggio lasciato nella casella della posta vocale.
Basterà lasciar squillare la chiamata fin quando non scatterà la segreteria telefonica e vedere se il chiamante lascia un messaggio. Questo è spesso il modo più semplice per verificare l’identità del chiamante. Spesso le persone esitano un paio di secondi prima di riagganciare la chiamata, questo potrebbe bastare per far scattare la registrazione del messaggio vocale automatico lasciato nella posta.
Un altro metodo, che cambia in base al dispositivo, sarebbe quelle di premere il codice per la ricomposizione automatica. Questo codice se attivato all’interno del tastierino numerico, richiamerà automaticamente l’ultimo chiamante in entrata. Bisogna però controllare se il proprio gestore di telefonia cellulare offre questo servizio.
Alcuni telefoni hanno addirrittura un pulsante di ricomposizione: basterà infatti premerlo dopo aver ricevuto una chiamata per avviare la chiamata. Se il telefono non dispone di un pulsante di ricomposizione, basterà consultare la documentazione per essere certi che non esista una funzione di ricomposizione, potrebbe essere utile anche chiamare il produttore (il cui numero si trova sulla pagina principale del sito web).
Blocca future chiamate anonime
Alcune compagnie telefoniche inoltre consentono l’acquisto di pacchetti che includono il blocco delle chiamate anonime automaticamente. Basterà contattare il fornitore della rete, fissa o mobile per chiedere informazioni. La maggior parte sono servizi a pagamento, che avranno un costo differente in base al tipo di piano tariffario attivo.