Nel 2019 si è verificato un drastico aumento delle truffe ai danni di Vodafone, Wind, Tre e Tim. La maggior parte di queste si sono sviluppate grazie alla presenza di finti Call Center, che spacciano promozioni non veritiere ingannando gli utenti e sottraendo loro dati importanti.
L’iter da seguire è sempre lo stesso: ingannare il cliente al fine di ricevere informazioni come: codice fiscale, IBAN, dati di carte di credito o carte prepagate. La maggior parte degli utenti che hanno attivato tramite questi fasulli Call Center, si sono trovati successivamente ad affrontare problemi legali, per via del furto dei dati utilizzati nella registrazione. I truffatori utilizzavano in seguito questi dati per sottrarre denaro, intestare servizi o beni utilizzando carte di identità rubate o codici fiscali.
Molti Call Center chiameranno come prassi per avvisare l’utente dei rinnovi e dei costi previsti dalla compagnia. Sfruttando questa occasione, i truffatori riusciranno ad estorcere tratti della conversazione estrapolando solo alcune frasi, che serviranno successivamente per registrare contratti mai stipulati. Funziona cosi: durante la chiamata, l’operatore chiederà se avete compreso l’informativa che riguarda i nuovi costi e aumenti previsti. Quando risponderete “si”, quella parola verrà registrata e utilizzata successivamente per una nuova registrazione a vostro nome.
Quindi, al fine di non cascare in subdoli trucchi, è consigliabile contattare gli operatori telefonici di appartenenza utilizzando il numero verde predisposto per il servizio clienti, o in alternativa consultare il sito web. Non dare mai credito agli operatori che richiedono dati aggiuntivi non richiesti, come numero IBAN o codici PostePay.