La navigazione in Internet dal proprio dispositivo smartphone potrebbe, a volte, essere davvero pericolosa per le tasche degli utenti. Spesso, infatti, cliccando anche semplicemente per errore su di un banner pubblicitario o su di un determinato link, si viene in realtà indirizzati ad un’altra pagina web di un servizio a pagamento, e in men che non si dica ci si ritrova con un VAS (Value Added Service) attivo sul proprio numero di telefono.
Viene chiamato Value Added Service, ed altro non è che un servizio a valore aggiunto che prevede il pagamento settimanale o mensile di una certa somma di denaro che delle volte più persino raggiungere i cinque euro. Un VAS potrebbe essere essere un servizio news, oroscopo o meteo, un servizio che attiva contenuti per adulti, come l’accesso a siti esclusivi o contenuti pornografici, o ancora potrebbe riguardare l’attivazione di un servizio di intrattenimento, quali giochi online, sfondi o suonerie.
Insomma, di servizi a valore aggiunto ce ne sono di tutti i tipi, ma tutti vengono attivati secondo le stesse modalità. Escludendo i casi in cui è lo stesso cliente a scegliere di attivare un servizio a valore aggiunto, questi contenuti vengono in realtà attivati per sbaglio, e spesso ad insaputa dell’utente, mentre si naviga in Internet e si visitano le pagine web. Basta un clic su di un banner pubblicitario
, magari realizzato nel tentativo di chiudere la fastidiosa pubblicità, o su di un determinato link sospetto, ad esempio quando si vuole scaricare un file dal web, per ritrovarsi nel giro di pochi istanti con un VAS attivo sul proprio numero di telefono.Trattasi di una truffa vera e propria, difendersi dall’attivazione involontaria dei servizi a valore aggiunto è comunque possibile se si seguono delle piccole avvertenze. Quando si naviga in Internet dal proprio smartphone, infatti, sarebbe opportuno passare alla versione web della pagina visitata, in modo tale da avere comunque una panoramica di tutto il sito e quindi evitare il clic involontario su un banner pubblicitario, per esempio. Inoltre, si potrebbe chiamare il servizio clienti del proprio operatore telefonico e chiedere l’attivazione del blocco automatico dei servizi a pagamento, che nella maggior parte dei casi dovrebbe essere gratuito.
Allo stesso modo, se si vuole disattivare un servizio a pagamento, occorre mettersi in contatto con un operatore del servizio clienti ed attendere che sia lui a compiere la procedura. O in alternativa, la maggior parte degli operatori telefonici mettono a disposizione dell’utente, nell’area cliente del sito ufficiale, un tool che permette di modificare in prima persona il proprio piano tariffario, consentendo dunque la rimozione dei servizi o degli abbonamenti non richiesti.