La Pay TV sta subendo un vero e proprio sopruso ad opera dell’ormai conosciutissima IPTV, soluzione che non fa altro che destabilizzare tutto il lavoro che le grandi aziende compiono ogni giorno. Infatti la pirateria non ha mai smesso di essere presente in quest’ambito, con tutti gli utenti che invece che denigrarla, non fanno altro che appoggiarla.
Tutti i canali di ogni broadcaster presente in Italia e non solo, vengono ritrasmesse mediante internet e in maniera davvero identica e precisa. Il risparmio è talmente ampio che anche gli utenti che mai avrebbero immaginato di uscire fuori dai canoni della legge, trasgrediscono senza problemi. Una nota trasmissione in onda su Italia 1 ormai da anni nota come Le Iene, avrebbe indagato sul fenomeno mettendo il pubblico a conoscenza di tutti gli aspetti sia positivi che negativi del servizio IPTV.
Le Iene indagano sull’IPTV: quanto costa il servizio, come fare per averlo e quali sono i rischi che si corrono tutti i giorni
Nessuno avrebbe mai immaginato che un fenomeno del genere arrivasse a riproporsi su una così larga scala. L’IPTV ora come ora e forse la soluzione più ambita nell’ambiente Pay TV, e non solo per quello che è il risparmio che concede.
Sono cambiate infatti tante cose, permettendo al servizio di crescere e di proporre sempre più contenuti e sempre più qualità. Le Iene hanno fatto ben capire che serve poco per installare il servizio in casa propria, ovvero una smart TV con un’app, o al limite un decoder esterno di pochi euro. Il prezzo mensile si aggira intorno ai 10 euro, ma ci sono anche delle multe per chi viene beccato con le mani nella marmellata. Si va infatti da una sanzione di 2000 euro fino a 25.000 euro, e in alcuni casi c’è anche la reclusione per coloro che ad esempio vendono il servizio.