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Netflix e Spotify elimineranno la condivisione dell’account, clienti in allarme

In questi giorni si è diffusa una notizia preoccupante proveniente dal CES 2019. Grazie ad una nuova Intelligenza Artificiale sviluppata da Synamedia, sarà possibile monitorare gli accessi ai servizi in abbonamento e limitare la condivisione non autorizzata.

In particolare il sistema sembra basarsi sulla localizzazione geografica degli accessi. L’intelligenza Artificiale, dopo aver localizzato gli accessi dei vari utenti procederebbe all’analisi dei dati e alla segnalazione del problema. Sta poi alla singola azienda decidere come intervenire.

I fornitori di servizi che potrebbero essere interessati a sfruttare questo tipologia di dati sarebbero potenzialmente tutti. Certamente i più importanti sono Netflix, Amazon, il nuovo Disney+ ma anche Spotify solo per citarne alcuni.

Il motivo per cui Synamedia ha avviato questo progetto è perché la condivisone degli account è diventato un grande problema per le aziende. Condividere un account significa far perdere al servizio in questione milioni di dollari, quindi cifre troppo elevate per non dover correre ai ripari.

Netflix e Spotify potrebbero bannare degli utenti?

Tuttavia proprio Netflix non ha mai fatto mistero di essere a conoscenza della condivisione degli account

. Anzi, il servizio di streaming ha sempre incentivato questa pratica per poter scegliere insieme e commentare nel gruppo di amici la serie che si sta guardando.

Certamente questa scelta è legata alla volontà di aumentare la base di utenza e quindi la quota di mercato. Per un servizio come Netflix allo stato attuale, la richiesta di dati simili a quelli di Synamedia ha una valenza puramente statistica. Possiamo quindi ipotizzare che difficilmente la piattaforma eliminerà la condivisione considerando la vocazione multiutente del servizio.

Il discorso per Spotify è leggermente diverso, in quanto il servizio offre un piano di abbonamento multiutente denominato famiglia. Il limite ben visibile di questo piano è che tutti gli utenti devono risiedere presso lo stesso indirizzo, cosa non specificata per Netflix. In questo caso i dati di Synamedia diventerebbero fondamentali per verificare se il vincolo di residenza viene rispettato.

In ogni caso ci vorrà del tempo prima che l’IA di Synamedia vada a regime e i vari servizi si adattino di conseguenza.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso