Si fa un gran discutere di una rete 5G che potrebbe non arrivare mai in Italia. Il Bel Paese brucia le tappe contro una burocrazia fin troppo opprimente e decide di aderire fin da subito al progetto WiFi Free for Italy. Il passo in avanti è storico e crea un precedente pericoloso per Iliad, TIM, Wind 3, Vodafone e Fastweb che hanno speso qualcosa come 6,5 miliardi di euro per il 5G. Dovranno farsene una ragione.
Nel momento in cui scriviamo sono già disponibili diversi punti di accesso nelle aree settentrionali della penisola. Con effetto immediato si procede alla copertura delle zone disagiate colpite dal terremoto dello scorso Agosto 2016. Chi vive in una di queste città comincerà a navigare gratis e senza limiti dal proprio smartphone.
Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Castel Sant’Angelo, Cantalice, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rivodutri, Rieti.
Ma si sono promessi hotspot gratis ovunque. E così sarà. Dopo questa prima trance di concessioni si passerà alla realizzazione di punti di accesso liberi in tutte quelle zone con meno di 2.000 abitanti. Si passerà poi a copertura totale entro il 2019.
Per il nuovo piano è stata prevista una comoda app mobile da scaricare su tablet e/o telefono. Tramite questa piattaforma digitale otterremo l’accesso Free al portale e tutta una serie di informazioni utili per connazionali e turisti. Scopo dell’iniziativa è quello di adeguare gli standard del Paese ai piani di sviluppo dell’Unione Europea. Si promuoveranno cultura e turismo con soluzioni software in grado di mettere in contatto i cittadini con gli usi, la storia e le tradizioni delle varie Regioni.
C’è già un video dimostrativo del progetto nonché la pagina ufficiale con tutti i dettagli e le informazioni chiave.