La piattaforma Facebook è da mesi sotto i riflettori a causa degli scandali sulla privacy a cui è andata incontro. Alcuni ex dirigenti della compagnia hanno voluto parlare della “malsana atmosfera” all’interno degli uffici.
In condizioni anonime, alcuni ex dipendenti Facebook hanno dichiarato che le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda sono davvero pessime. Il dissenso viene quasi sempre soppresso a favore di un duro sistema di valutazione dei dipendenti. Ecco i dettagli.
Più precisamente, 12 ex dipendenti della piattaforma, che sono stati licenziati tra il 2016 e il 2018, hanno voluto raccontare la propria esperienza alla CNBC. Le dichiarazioni parlano di condizioni malsane che regnano all’interno degli uffici della piattaforma. Nel 2018 infatti, dopo tutti gli scandali, le azioni della società sono crollate di quasi il 30%.
Durante le dichiarazioni è inoltre emerso che la piattaforma utilizza la così chiamata “curva di redditività
“, un sistema che implica un rigido ranking dei dipendenti, a seconda della loro efficacia. Questa pratica, nonostante sia ancora diffusa all’interno di Facebook, altre aziende come Microsoft, l’hanno già abbandonata da qualche periodo.Un dipendente ha dichiarato: “Durante il divorzio da mia moglie, non ho avuto il tempo di partecipare a eventi di team building dopo il lavoro, e per questo il mio rating è stato abbassato“. La piattaforma, in risposta alle dichiarazioni degli ex dipendenti, ha affermato che quest’ultimi hanno sempre frequentato le attività extra lavorative su base volontaria. Un altro ex dipendenti ha invece aggiunto: “Sostengono di incoraggiare uno scambio di opinioni, ma dopo che ho fatto delle domande scomode alla riunione, ho ricevuto diverse chiamate di rabbia dal management, siamo stati letteralmente costretti a fingere di essere soddisfatti del loro lavoro“.