Oggi, inviamo messaggi continuamente perché molte applicazioni ci permettono di comunicare in modo facile e intuitivo; per esempio, due applicazioni di messaggistica istantanea sono Whtasapp e Telegram, molto amate dai loro utenti. Entrambe, permettono di scambiare messaggi, contenuti multimediali, note vocali e documenti in PDF tramite una connessione dati o Wi-Fi.
Prima della nascita delle applicazioni di messaggistica istantanea, il consumatore inviava messaggi tramite gli SMS; SMS è l’acronimo di Short Message Service, utilizzati dai consumatori per una comunicazione mobile e ideata da Matti Makkonen. L’idea iniziale era quella di creare una comunicazione per i gestori telefonici, che volevano informare i loro clienti su notizie relative alla propria tariffa; successivamente si sviluppò l’invio di SMS da un dispositivo mobile ad un altro, creando un vero servizio di comunicazione mobile.
Con il passare degli anni, gli SMS furono meno utilizzati perché i consumatori preferivano comunicare tramite Whatsappe Telegram, due app ben sviluppate che funzionano tramite una connessione ad Internet. Perché esistono ancora gli SMS se i consumatori utilizzano le applicazioni di messaggistica istantanea?
Come potete notare, gli SMS fanno ancora parte dei nostri smartphone perché i consumatori che sono imprenditori o che svolgono un qualsiasi lavoro d’affari, preferiscono gli SMS per comunicare con i propri clienti. Secondo un analisi trattata da Commify, due terzi di consumatori europei preferiscono utilizzare gli SMS piuttosto che Whatsapp, Telegram o qualsiasi applicazione di messaggistica istantanea; e i motivi principali sono:
Se gli SMS esistono ancora è perché sono una fonte di guadagno e permettono una comunicazione proficua; inoltre, anche i proprietari di Facebook puntano sugli SMS perché i messaggi commerciali, porteranno un forte guadagno.