Sono passati ben 15 giorni dall’inizio dell’anno ed alcuni utenti Wind continuano a chiedere cosa ne sia stato di quei rimborsi di credito promessi entro la fine dello scorso 2018. A novembre, una delibera del TAR del Lazio ha obbligato Wind, così come gli altri provider che avevano previsto la fatturazione a 28 giorni tra il 2016 ed il 2017, a risarcire i clienti. La somma dei rimborsi prevista dal TAR era equivalente al credito extra ottenuto durante il predetto biennio.
Wind, la decisione sui rimborsi entro il prossimo 31 Marzo
La speranza di avere un inatteso regalo di Natale è sfumata ben presto per gli abbonati Wind, così come per chi è utente di TIM e Vodafone. I gestori di telefonia non hanno preso – come logico che sia – di buon grado questa sentenza ed hanno subito presentato ricorso. Il Consiglio di Stato, in tempo per la scadenza fissata al 31 Dicembre, ha bloccato i rimborsi da parte dei gestori.
Ed ora che succede? I clienti si chiedono se devono definitivamente dire addio all’idea dei risarcimenti, specie dopo un anno in cui si sono accumulate rimodulazioni su rimodulazioni dei prezzi.
La speranza è l’ultima a morire. C’è ancora un passaggio sui cui porre la propria fiducia. Entro il 31 Marzo, infatti, lo stesso Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi ancora una volta sulla questione. Verosimilmente quella del Consiglio di Stato sarà l’ultima voce per il capitolo dei rimborsi. Qualora il Consiglio confermi la delibera del TAR, a quel punto per Wind e per gli altri provider non ci sarebbe altra via se non quella dei risarcimenti.