In un recente articolo vi abbiamo parlato dei numerosi vantaggi che si trarrebbero col passaggio alle reti di quinta generazione, soffermandoci in particolar modo sul tema della latenza, migliorata di ben venti volte rispetto a quanto attualmente prevedono le celle LTE. Con il 5G, infatti, il tempo che intercorre tra l’invio di un determinato input da parte di un dispositivo connesso alla rete e la ricezione dell’output, viene ridotto ad un millisecondo, e ciò renderebbe possibile progetti come, per fornire un solo esempio, l’Industria 4.0, un nuovo modello industriale in cui i macchinari vengono controllati da remoto.
Negli scorsi giorni, però, il mondo ha compiuto un altro grande passo in avanti verso un futuro all’insegna del 5G, sperimentando l’efficienza delle reti di quinta generazione anche in un settore così delicato come quello chirurgico. In Cina, infatti, è stata realizzata la prima operazione chirurgica ad una distanza di 50Km dal corpo del paziente.
Fujian, Cina: per la prima volta nella storia, un chirurgo ha operato un paziente da remoto, trovandosi ad una distanza effettiva di 50Km dal suo corpo e dai macchinari medici necessari ai fini dell’operazione stessa. Ciò è avvenuto utilizzando due braccia robotiche che il chirurgo avrebbe controllato a distanza tramite il 5G, con comandi appositamente pensati e costruiti.
Anche se l’operazione è stata compiuta sul corpo di un animale da laboratorio, ciò ha comunque rappresentato una importante novità che potrebbe rivoluzionare tanto il mondo tecnologico quanto soprattutto quello scientifico e chirurgico. Con una latenza di un millisecondo, infatti, come emerge dal video stesso, potrebbero essere compiute operazioni a distanza ed evitare potenziali errori fatali che costerebbero la vita del paziente. Così facendo, il 5G, dunque, permetterebbe ai chirurgi di operare a distanza, per esempio, in aree disastrate e da confini lontani, e in questo modo aiutare le strutture più piccole in cui urge la presenza immediata di personale.