Sebbene siamo abituati a pensare che con il nostro smartphone possiamo fare ciò che più ci aggrada, la possibilità di registrare una chiamata telefonica è un’esercizio legale soltanto se avete informato l’interlocutore. Ovviamente se tenete il file per voi non correte alcun rischio, ma è severamente vietato diffonderne i contenuti pubblicamente senza il consenso dei partecipanti.
La legge italiana in questa senso parla chiaro, anche se la normativa costruita a seguito della sentenza n.7239 della Corte di Cassazione è stata il frutto di lunghe discussioni in Parlamento. Dunque, che siate utenti di Tim, Wind, Tre, Vodafone o Iliad, fate attenzione alla normativa.
Come registrare le chiamate telefoniche con un’app
Fatto questo preambolo doveroso, registrare una chiamata è piuttosto semplice: basta scaricare sul proprio smartphone l’applicazione “Registratore di chiamate“. Un nome che è tutto un programma, e tuttavia funziona realmente. L’app permette a qualsiasi utente di registrare una conversazione telefonica scegliendo il numero direttamente dalla rubrica o tra quelli nell’elenco sconosciuti.
Aperta l’app, andate nell’area “registrazione” per selezionare il formato audio MP4 tra quelli messi a disposizione. L’app è attiva e, quando siete in chiamata, sullo schermo vi apparirà un bollino rosso nella barra delle notifiche. La registrazione parte quando l’utente chiamato risponde e, una volta terminata la telefonata, la conversazione potrà essere salvata tra quelle registrate cliccando sulla voce salva.
Se invece non archiviate per vostro conto il file di record, tali subiranno la cancellazione mano a mano che si registrano nuove chiamate. Dunque, ricordate di salvare ciò che v’interessa, poiché il metodo di eliminazione concerne che dal nostro device verranno tolte le registrazioni a partire da quella più vecchia in ordine cronologico.