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SMS sfidano Whatsapp: sempre più usati dai clienti Tim, Wind, Tre e Vodafone

Nati negli anni ottanta e utilizzati nel corso dei passati decenni, gli SMS sembravano essere scomparsi da ogni dove, ma in realtà hanno tenuto duro. Da quanto rivelato e rilevato da una nuova statistica, gli short message service sono il mezzo di comunicazione prediletto ed uno tra i più usati in tutto il mondo, specialmente in Europa. Come mai? Il motivo è molto semplice, ma in un’era fatta di smartphone e innovazioni forse può sembrare difficile da individuare.

Ebbene, nonostante il limite iniziale dei 160 caratteri, gli SMS hanno superato tutti i loro limiti e hanno conosciuto un vero momento di boom, con promozioni dedicate solamente a loro. Ad esempio, è difficile da dimenticare la magica Noi Wind SMS che consentiva agli utenti di chattare con 4000 messaggi per 4 euro al mese. Surreale se si pensa che ad oggi, con 5 euro si possono ottenere giga, sms e minuti illimitati… ma questo è un altro discorso!

SMS, dalla loro nascita ad oggi e perchè vanno ancora forte

Era il 1985 quando gli SMS fecero la loro prima apparizione, quell’anno sono passati circa 34 anni e nonostante i decenni ancora oggi sono il mezzo prediletto. A partire dal business, passando per il marketing e finendo alla pura messaggistica, questo tipo di comunicazione sembra essere sparita dalle tariffe più comuni di TIM, Wind Tre e Vodafone , ma in Europa la tendenza è al contrario. Da quanto percepito da Commify, i messaggi vengono utilizzati attualmente da 2/3 degli europei e la ragione è molto semplice. Per spiegarla ci serviamo delle parole di Geoff Love, il CEO di Commify che ha dichiarato:  “sono l’unico canale in grado di raggiungere il 100% dei portatili nel mondo”. Ebbene sì, la messaggistica istantanea è molto utilizzata, ma quando la connessione internet sparisce è impossibile utilizzarla… per non parlare degli utenti che ancora non sono passati ad uno smartphone e non intendono farlo. Solo attraverso gli SMS si potrà parlare con questi soggetti.

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Pubblicato da
Paola Carioti