Netflix, una delle piattaforme di contenuti in streaming più amata al mondo, ha lanciato solo due giorni fa il nuovo gioco interattivo “The Black Game“. In questo gioco milioni di utenti hanno potuto scegliere il destino di uno sconosciuto attraverso le storie Instagram.
Un gioco simile è stato lanciato, sempre dalla piattaforma, attraverso l’ultima puntata di Black Mirror, in cui gli utenti hanno potuto scegliere il destino del personaggio. In realtà il suo destino era solo uno, gli utenti che hanno scelto una via diversa hanno solo terminato anticipatamente la puntata.
The Black Game è andato “in onda” lo scorso 16 gennaio 2019 sul profilo ufficiale Instagram della piattaforma. A differenza della puntata di Black Mirror, dedicata solamente agli iscritti alla piattaforma, The Black Game è stato a disposizione di tutti gli utenti che avessero un profilo sul social network. La storia è partita alla mattina alle 9, in cui il pubblico ha deciso come dovesse vestirsi il povero Pierpaolo, il perché del povero lo capirete in seguito se non avete visto le storie.
Successivamente ha dovuto, per scelta degli utenti, girare con un carrello di un supermercato, tirare una torta in faccia ad uno sconosciuto, buttare le sue scarpette da calcio e molto altro. La prima grande pecca è stato il tempo, solo 10 minuti per votare il destino di Pierpaolo, sappiamo che il gioco non poteva durare in eterno, ma la maggior parte delle volte che, anche noi abbiamo provato a votare, il tempo era già scaduto.
La seconda e più importante critica da parte del pubblico è stata la recitazione dei personaggi. Quest’ultimi si sono infatti dimostrati irreali, alcuni utenti li hanno anche definiti “finti“. Alla recita ha preso parte anche Elio di Elio e le storie tese e la squadra dello Zoo di 105. La tensione, secondo gli spettatori non si è mai accesa e a causa del poco tempo a disposizione, moltissimi di loro hanno solo visto il gioco e non partecipato. Insomma, tirando le somme possiamo definire questo Black Game una grandissima idea ma realizzata non ancora perfettamente.