Dove sta l’errore nella rete degli operatori? Si trova nel software. Più precisamente nella parte che gestisce la sicurezza degli APN. Il nostro telefono sfrutta questi canali per connettersi ai servizio SMS/MMS ed Internet dell’operatore. Qual che non si dice è che anche un hacker può farlo attraverso un’antenna modificata ad hoc per fungere da ponte tra noi ed il nostro provider.
A comandare il suo sistema si trova un software modificato ad hoc per registrare tutto ciò che facciamo con il nostro telefono. Dai siti visitati alle chat Whatsapp e fino alle credenziali di accesso per le app della banca tutto passa sotto il suo occhi vigile. Un database immagazzina tutte le informazioni che finiscono poi sul Dark Web
al miglior offerente.La strumentazione di attacco si acquista online sul mercato nero ad un prezzo decisamente alto. L’unico vincolo per il malfattore resta la distanza. Deve trovarsi nelle nostre immediate vicinanze affinché l’attacco abbia effetto. In caso contrario il nostro telefono gestirà il segnale originario del provider tagliando fuori l’aggressore.
Non c’è modo di difendersi se non tenersi a debita distanza dalla spia 4G. I vari operatori nazionali conoscono il problema ma non intervengono a causa di un lavoro troppo complesso e dispendioso. In tanti, proprio per questa ragione, scelgono il 3G in attesa che il 5G possa risolvere questo pericoloso problema di sicurezza.