Il Play Store è sempre più soggetto ad infezioni di ogni genere. Ad essere presi di mira sono i nostri smartphone, custodi di tutti i nostri dati personali. L’ultimo episodio di furto dati tramite app risale a qualche ora fa, quando Google ha eliminato per sempre 9 app sospette accusate di aver monitorato le azioni degli utenti in tempo reale.
Allo scopo di contenere un 2019 fatto di continui attacchi il colosso di Mountain View opta per misura più restrittive alla sicurezza. Saranno bandite tutte le app che non rispettano determinati criteri di sicurezza con particolare riferimento alla gestione dei permessi.
Google rimuove app dal Play Store: c’è permesso?
Le app che rubano i dati degli utenti devono essere eliminate dal negozio delle app Google. Lo ha deciso lo sviluppatore a seguito di un’attenta analisi che sta mettendo alle strette gli sviluppatori trasgressivi. Applicazioni che richiedono permessi ingiustificati subiranno fine certa. Saranno eliminate dallo scaffale delle app.
In particolare ci si rivolge a tutti quei prodotti che richiedono lo stato di lettura per chiamate ed SMS. Ovviamente la portata del limite imposto varia da app ad app. Gli sviluppatori sono stati avvisati anzitempo e gli è stato chiesto di spiegare il motivo per cui si richiede l’accesso a tali dati. Portando ad esempio un’app per la gestione del dialer è normale che questo debba accedere a chiamate e registro. In altri casi questa è una mossa ingiustificata e Google punirà chi non rispetta le regole.
L’obiettivo finale è quindi quello di assicurare un Play Store senza malware rendendo l’utente consapevole di ciò che va a scaricare ed installare. Servirà da monito agli sviluppatori che giocano contro le regole? Forse. Staremo a vedere cosa succederà in futuro. Rimanete sintonizzati per saperne di più.