Sky non è più azienda dedita esclusivamente alla trasmissione dei contenuti tramite satellite, con una campagna promozionale lanciata nel corso del 2018 (e terminata con l’acquisizione della piattaforma tecnologica R2), è stato lanciato ufficialmente un abbonamento anche sul digitale terrestre.
I vantaggi di una simile opportunità sono molteplici, prima di tutto troviamo la possibilità di godere dei contenuti senza dover necessariamente provvedere all’installazione di una parabola satellitare sul tetto di casa (pratica comunque dispendiosa, si spendono anche 150 euro, per i non residenti in un condominio), inoltre la visione non è più condizionata dalle previsioni meteorologiche. Parlando di handicap, è importante ricordare quanto il numero di canali accessibili sarà in versione ridotta (il digitale terrestre non ha frequenze infinite) e sopratutto non potranno essere sfruttati i servizi più in voga, come MySky o Sky Q (data l’assenza di un decoder apposito).
Sky: l’abbonamento sul digitale terrestre presenta pregi e difetti
Specificato il tutto, veniamo a conoscenza del prezzo di vendita; ebbene, ad oggi il cliente spenderà solamente 29,90 euro a rinnovo per i primi 12 mesi di contratto (poi si allineerà sui 44,90 euro). Inclusi troviamo i pacchetti Sport, Calcio e TV, ma in versione ridotta; per quanto riguarda il mondo sportivo e calcistico sono disponibili due canali ciascuno, per il resto è garantita la visione di buona parte delle serie TV o programmi d’intrattenimento.
Da pochi mesi è incluso nel prezzo indicato anche il servizio Sky Go, utile per accedere ai contenuti da mobile tramite connessione internet e applicazione dedicata. L’attivazione è possibile dal sito ufficiale, senza alcun tipo di limitazioni.