ISTAT digital divide

È questa la fotografia dell’Italia che ancora lotta nel 2019 per superare il digital divide. La ricerca ISTAT relativa al 2018 offre infatti questo dato: le persone con accesso ad internet da casa sono aumentate dal 71,7% al 75,1% rispetto al 2017. Può sembrare un dato positivo, ma non lo è affatto.

Un esempio del perché non può esserci soddisfazione è nel dato subito seguente. La percentuale della popolazione che nel 2018 ha avuto a disposizione una connessione a banda larga ha raggiunto il 73,7%, solo tre punti percentuale in più del 2017. La connessione di rete fissa più diffusa è ancora l’ADSL, sebbene sono anni che abbiamo a disposizione la rete in fibra ottica di TIM, Wind, Tre e Vodafone.

Come detto, però, il 25% delle famiglie italiane è ancora totalmente tagliato fuori dal web e nessuno sembra preoccuparsene molto in Italia.

 

ISTAT: dispositivi più usati e finalità della navigazione

Il tipo di dispositivo più utilizzato per connettersi ad internet è banalmente lo smartphone, utilizzato dall’89,2% della popolazione sopra i 14 anni, seguito dal PC desktop di casa al 45,4%. La maggior parte degli utenti si collega tramite le app di messaggistica istantanea (89,3%), mentre chi utilizza principalmente i social si attesta al 62,4%.

Cresce il comparto dello shopping online, sia dal lato delle imprese che hanno realizzato metà dei loro fatturati con l’e-commerce, e sia dal lato degli utilizzatori con 3 punti percentuali in più del 2017.

Tuttavia, sono solo TIM, Wind, Tre e Vodafone a prosperare su internet, poiché sul lato delle aziende si fatica a trovare personale qualificato che risponda alle esigenze lavorative del nuovo millennio. I veri professionisti specializzati in ICT non sono molti, visto che il 15,7% delle aziende sopra i 250 dipendenti hanno palesato difficoltà nel reclutare specialisti del settore.

È un Italia che corre veloce verso il futuro e l’innovazione del 5G, ma che lascia dietro di sé tante opere incompiute e tante persone non pronte a correre.

 

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