Presentata a fine 2016 per competere con l’allora neonata Wind 3, la tariffa TIM IperGiga Go sarà anch’essa oggetto della rimodulazione che diverrà effettiva dal 25 febbraio. Dopo il ritorno alla fatturazione mensile, tale tariffa arrivò a costare 10,82 euro per effetto del conteggio a 30 giorni.
L’annuncio è stato fatto in occasione del Blue Monday, ovvero la ricorrenza del giorno più triste dell’anno secondo un calcolo di pseudo-scienza. A fine febbraio, dunque, l’aumento netto su IperGiga Go sarà di 1,99 euro, ma gli utenti guadagneranno 20 GB di traffico Internet in più.
Avendo già i minuti illimitati compresi nell’offerta, TIM non poteva offrire molto di più in cambio, per cui ci si aspetta che in molti possano esercitare il diritto di recesso stabilito dalla norma attuale.
Considerano la data, sembra che TIM abbia scelto il momento meno adatto, mentre in realtà l’operatore potrebbe non aver minimamente pensato a questo tipo di bizzarra. La rimodulazione di IperGiga Go è del tutto plausibile
e TIM, probabilmente gli danno ragione i numeri, non ha paura di sottoporla ai suoi clienti.Eppure l’operatore ha pagato nel 2018 un ammanco di clienti migrati a Iliad nel periodo compreso tra giugno e settembre del 2018. Tuttavia, l’aver puntato sulle tariffe di Kena Mobile, l’operatore virtuale satellite di TIM, ha limitato l’emorragia di clienti dalla compagnia verso l’operatore francese.
Sembrava che le rimodulazioni tariffarie fossero una pratica sul viale del tramonto proprio a causa dell’operazione trasparenza imposta da Iliad alle tariffe. Tuttavia, l’operatore francese dovrà investire molto per portare a compimento una sua infrastruttura di rete proprietaria, e sarebbe possibile che anche Iliad ceda alle rimodulazioni per rientrare dei costi. Mentre TIM e Vodafone si godono i successi di Kena e ho. Mobile, i grandi vecchi operatori di telefonia si sentono in qualche modo autorizzati a continuare la pratica degli aumenti tariffari unilaterali.