ZTE ha annunciato la collaborazione interna con l’operatore cinese Unicom effettuando la prima chiamata vocale 5G al mondo. Il primo di una serie di successi che consacreranno qualcosa di veramente nuovo e rivoluzionario. Le potenzialità della rete diverranno effettive nel 2020. Per effettuare la prova si è sfruttata la modalità NSA conforme allo standard Rel-15 3GPP appena certificato. La nota ufficiale riporta:
“DOPO I TEST DELLO SCORSO NOVEMBRE NEL CENTRO DI RICERCA, ZTE CONFERMA IL PRIMATO SULLO SVILUPPO DEL 5G SUPERANDO UNA PROVA CHE, OLTRE A PORTARE A TERMINE CON SUCCESSO UNA CHIAMATA CON LO SMARTPHONE PROTOTIPO, HA DATO MODO DI VERIFICARE DIVERSI SERVIZI, COME LA CHIAMATA VOCALE DEL GRUPPO WECHAT, I VIDEO ONLINE E LA NAVIGAZIONE WEB.
SONO STATE VERIFICATE DIVERSE TECNOLOGIE CHIAVE 5G COME MASSIVE MIMO, 5G NR, CONNETTIVITÀ DOPPIA NSA, TECNOLOGIA DI TRASPORTO FLEXE E 5G COMMON CORE.”
Il test si è svolto nell’area di Shenzen confermando il primato cinese per una rete che diverrà operativa a livello commerciale solo a partire dal prossimo anno.
In Italia, intanto, Milano ha già ricevuto il titolo di prima capitale europea 5G lo scorso Dicembre con la prova su rete Vodafone. Obiettivo del progetto è quello di estendere i servizi della rete ad altre 4 città italiane entro l’anno. Aldo Bisio
, attuale AD di Vodafone Italia, ha dichiarato:“DA OGGI MILANO È A PIENO TITOLO LA CAPITALE EUROPEA DEL 5G E SARÀ LA BASE PER CREARE VERA INNOVAZIONE SOCIALE. DA GENNAIO VODAFONE INIZIERÀ LA COPERTURA 5G DELLE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE ED ENTRO IL 2019 COMPLETEREMO LE PRIME CINQUE: MILANO, ROMA, TORINO, BOLOGNA E NAPOLI.”
Nei contro di questi ambiziosi progetti si collocano i dubbi sull’impatto ambientale e sulla nostra salute. Il Comitato Scientifico solleva parecchi dubbi sui rischi sanitari cui andremo in contro. Ad avere la peggio potremmo essere noi e l’ambiente che ci circonda. Le note evidenziate dallo SCHEER dicono che:
“IL 5G EVIDENZIA CRITICITÀ SCONOSCIUTE SUI PROBLEMI DI SALUTE E SICUREZZA. LA POLEMICA È IN MERITO AI DANNI CAUSATI DALLE ATTUALI TECNOLOGIE WIRELESS 2G, 3G E 4G. LE TECNOLOGIE 5G SONO MOLTO MENO STUDIATE PER CIÒ CHE CONCERNE I LORO EFFETTI SULL’UOMO O SULL’AMBIENTE.
COME ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI POSSA INFLUENZARE L’UOMO RIMANE CONTROVERSO, GLI STUDI NON HANNO FORNITO PROVE CHIARE DELL’IMPATTO SU MAMMIFERI, UCCELLI O INSETTI. LA MANCANZA DI PROVE CHIARE PER INFORMARE LO SVILUPPO DELLE LINEE GUIDA SULL’ESPOSIZIONE ALLA TECNOLOGIA DI RETE DI QUINTA GENERAZIONE LASCIA APERTA LA POSSIBILITÀ DI CONSEGUENZE BIOLOGICHE NON INTENZIONALI.”
Il Comitato spiazza le opinioni positive sulla rete classificando il 5G pericoloso per l’umanità. Tra i principali problemi vengono segnalati:
A destare maggiori preoccupazioni è il crescente numero di antenne che verranno installate per garantire un segnale veloce e con il massimo della copertura. Si parla di un ripetitore ogni 12 abitazioni. Strade e Paesi saranno affollati da antenne pericolose che richiederanno comunque ulteriori valutazioni e test.