Lo squalo nero è finalmente disponibile in versione Global! Black Shark, lo smartphone da gaming di costruzione Xiaomi, è ora disponibile per il nostro ecosistema grazie alla versione globale con il pieno supporto hardware e software. Design accattivante, scheda tecnica al TOP e software semplice e minimale; forse troppo.
La confezione di vendita del Black Shark di Xiaomi, è realizzata con cura nella sua colorazione nero lucido che lascia spazio solamente alla caratteristica “S” rigorosamente disegnata in verde smeraldo. All’interno della scatola;
Xiaomi Black Shark è uno smartphone che di certo non passa inosservato. Se la parte frontale potesse sembrare “anonima” o per lo meno “già vista”, è nel posteriore che si evince la sua natura, la sua grinta, la sua potenza. Ne è la dimostrazione la “S” in verde smeraldo, che si illumina all’arrivo di chiamate e/o notifiche, rifinita ottimamente sul telaio, costruito in maniera impeccabile, in metallo. Il colore predominante è il nero ma gli inserti verdi li si ritrovano sparsi lungo il perimetro dello smartphone; addirittura nella porta USB Type-C. Linee sinuose e accattivanti che ben si sposano col target a cui è rivolto. La bombatura posteriore però, porta il Black Shark a “ballare” se lo si utilizza su di un piano.
Le cornici superiori sono abbastanza generose vista l’assenza del notch (fortunatamente), così come quelle inferiori che ospitano il tasto Home fisico. Ad ogni modo si sarebbe potuto fare qualcosina in più per limare le dimensioni generose di 161.62 x 75.4 x 9.25 mm ed un peso ben bilanciato di 190g. A questo va aggiunto il fattore scivolosità, che però potrà essere compensato dal bumper in plastica presente in confezione.
I tasti fisici sono tutti perfettamente a portata di dito e raggiungibili facilmente sia con il telefono in verticale che in orizzontale. Ben distinguibile, data la zigrinatura, lo slide per entrare in modalità Shark. Presenti anche due tasti soft touch non retroilluminati, con funzione back e multitasking, e il tasto Home a sfioramento, che incorpora anche il sensore di impronte digitali. Manca il jack audio; grave mancanza per uno smartphone da gaming. Presente l’adattatore Type-C/jack 3,5mm ma che non consentirà di caricare il Black Shark con le cuffie collegate.
In uno smartphone da gaming il display gioca un ruolo fondamentale. Xiaomi, per la costruzione del Black Shark, ha scelto di puntare su un pannello IPS da 5,99″ con risoluzione 2160×1080 pixel; un FullHD+ con form factor in 18:9 equivalente ad un FullHD in 16:9. Non una risoluzione elevatissima ma comunque sufficiente per godere appieno dei contenuti multimediali.
Sarà possibile scegliere tra 3 modalità di riproduzione colore: Naturale, Cinema e Protezione occhi. Se quest’ultima ha la sua valenza in lettura, la “Cinema Mode” è di sicuro la più indicata per enfatizzare i colori e renderli più brillanti e accattivanti; la scelta giusta, a mio parere, durante le sessioni di gioco. Ogni modalità potrà essere personalizzata modificando il bilanciamento del bianco. Questi fattori, abbinati ad un’ottima resa sui neri (nonostante la tecnologia IPS), non fanno rimpiangere i display AMOLED/OLED.
La luminosità adattiva non potrà essere abilitata velocemente tramite la tendina delle notifiche; bisognerà per forza passare dalle impostazioni. Scelta non felicissima dato che, durante una sessione di gioco, con lo smartphone in orizzontale, il più delle volte si tende a coprire il sensore; e questo ne farà abbassare sensibilmente la luminosità.
Dal punto di vista hardware Xiaomi Black Shark è un campione indiscusso! Presente lo Snapdragon 845 di Qualcomm, il chipset octa-core a 10 nm con architettura Kryo 385 fino a 2.8 GHz. La versione in test è quella con 8GB di RAM e 128GB di memoria interna ma è disponibile anche la versione 6/64. Entrambe hanno delle memorie RAM LPDDR4X-1866 dual channel e una memoria interna velocissima UFS 2.1, non espandibile.
Nell’utilizzo quotidiano, lo smartphone si utilizza con una piacevolezza indiscussa. Le operazioni di routine vengono svolte egregiamente, senza alcun segno di rallentamento/lag. Per avere il massimo delle prestazioni però, c’è bisogno anche di un software ben pensato e sviluppato.
Non bisogna farsi ingannare dalla presenza di Xiaomi. Il Black Shark ha una personalizzazione software molto distante dall’iconica MIUI. Un’interfaccia grafica molto più vicina ad Andoid Stock: semplice e minimale. La versione di Android è la 8.1.0 con, appunto, JOYUI; personalizzazioni ridotte all’osso per lasciare spazio alla concretezza.
Non possono mancare ovviamente delle impostazioni dedicate al gaming, come ad esempio la “Game Dock“; una tendina a scomparsa per abilitare/disabilitare alcune funzioni durante le sessioni di gioco. Basterà scorrere sul tasto Home per far avere la comoda torre di controllo a nostra disposizione. Avrei preferito trovare, tra le altre, un tasto per avviare la registrazione dello schermo o, come accennato qualche rigo più in su, per disabilitare la luminosità adattiva.
Un software abbastanza scarno dal quale ci si aspettava qualcosa di più. Non mancano le peculiarità ma niente che faccia gridare al miracolo.
Questo è il mondo del Black Shark! Il gaming! La gestione dei titoli più impegnativi è sopportata senza problemi. In fase di test sono stati presi in oggetto giochi che richiedono non poco lavoro da parte della GPU: Asphalt 9, PUBG Mobile, FIFA Mobile, N.O.V.A., Modern Combat 5, Gear Club, Gangstar New Orleans. La parte grafica è affidata alla GPU integrata Adreno 630 che consente di giocare con i dettagli al massimo ed avere prestazioni al TOP.
Una prerogativa dei gaming phone è il raffreddamento a liquido. Il black Shark non è da meno e, grazie all’ottimo sistema di raffreddamento, riesce a mantenere sempre le temperature nella norma. In una lunga sessione di gioco il dispositivo tenderà ad essere più caldo del solito ma rimarrà una temperatura accettabile e mai troppo calda. Questo è un dato fondamentale che si ripercuote anche sull’autonomia (positivamente).
Un’altra funzione interessante proposta da Xiaomi Black Shark è lo Shark Space, attivabile tramite lo slide dedicato. Si tratta di una Suite da gaming che, se attivata, porterà lo smartphone a spingere sulle prestazioni della CPU e disattiverà tutto ciò che è superfluo durante una sessione di gioco. L’interfaccia che visualizzeremo sarà diversa dalla solita e renderà disponibili solamente i giochi tra cui navigare. Saranno inoltre disponibili tutta una serie di parametri da spulciare e settare per quella che sarà la configurazione più adatta alle nostre esigenze. Non manca la possibilità di gestire e configurare il GamePad presente in confezione o disponibili separatamente; Black Shark GamePad 2.0 su tutti! (Presto una recensione dedicata).
Il GamePad in dotazione si connette ad incastro al bumper in plastica e, tramite Bluetooth, consentirà di comandare lo smartphone utilizzando il joystick fisco, il pulsante a molla e quello a pressione; che corrispondono ai tasti LT e LB del controller dell’Xbox. Costruito interamente in plastica in colorazione nera con inserti verdi, con la parte posteriore realizzata con una trama in rilievo per migliorare il grip. La precisione della levetta è ottima e migliora sensibilmente l’esperienza di gioco.
Xiaomi Black Shark non è uno smartphone pensato per la fotografia ma di certo non è da bocciare. Il comparto fotografico posteriore prevede un doppio modulo da 12+20 MP con apertura f/1.75-1.75, entrambi di fabbricazione Sony. Risulta essere lo stesso sensore montato anche su Xiaomi Mi A2, quindi di sicuro affidamento, con ottimi risultati ma non di certo paragonabili ai cameraphone del 2018.
Buono il software fotografico che consente diverse modalità di scatto e personalizzazione. Presente l’HDR, modalità manuale e AI Camera per migliorare anche gli scatti in notturna. La modalità Portrait creerà l’acclamatissimo effetto bokeh, andando a mettere in risalto il soggetto principale della fotografia, sfocando il resto.
Modalità Portrait disponibile anche utilizzando la fotocamera frontale da 20MP. Scatta selfie di ottima qualità oltre a garantire, con buoni risultati anche al buio, lo sblocco con il volto.
Nonostante si tratti della versione Global, Xiaomi Black Shark è sprovvisto di banda 20. Non una mancanza da poco se il vostro operatore si poggia su queste frequenze per la ricezione in 4G. Se così non fosse, vi trovereste davanti uno smartphone dall’ottimo comparto in chiamata; sia per ricezione che qualità. Da menzionare l’innovativo posizionamento a X delle antenne, per non rischiare di ostruire la ricezione durante il gaming. Presente il Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0 e GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou. Assenti NFC e Radio FM.
Una menzione particolare va fatta per l’Audio Stereo: speaker inferiore + capsula auricolare. La pressione sonora è ad alti livelli e in gaming si sente tutta. Promossa anche la qualità in ascolto, anche se un po’ carente nei bassi (per ovvi limiti fisici). Il jack audio, considerando lo spessore non troppo ridotto, poteva e doveva starci in uno smartphone del genere.
Xiaomi Black Shark è dotato di una batteria da 4000mAh che consente di raggiungere buoni risultati lato autonomia. La scarica della batteria è sempre molto costante, complice il buon equilibro creato dal binomio software/hardware. Non avremo problemi a concludere una sessione di gioco prolungata; poi ovvio, dipende tutto dall’utilizzo. Da menzionare la presenza del caricabatterie Quick Charge 3.0.
Xiaomi Black Shark in versione globale è lo smartphone da gaming che molti amanti del genere stavano aspettando. Specifiche al TOP, raffreddamento a liquido e buona autonomia fanno di lui un dispositivo credibile per sfruttare al meglio i titoli più impegnativi presenti sul PlayStore. Non sarà di certo il migliore della categoria ma di sicuro il migliore per rapporto qualità-prezzo. Sul sito ufficiale la versione 6/64 è in vendita a 469€ mentre ce ne vorranno 519€ per la variante 8/128.
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