Android Q è sicuramente dietro l’angolo e come per tutte le nuove versioni del sistema operativo mobile di Google, porterà un gran numero di funzionalità e miglioramenti che probabilmente amerete, così come alcune novità che probabilmente odierete. I ragazzi di XDA Developers hanno già messo le mani su una prima build di Android Q.
Il risultato? Hanno scoperto la funzione più interessante introdotta nativamente dagli ingegneri Google. Stiamo parlando del supporto di default a sistemi hardware per il riconoscimento facciale. Una funzione che aziende come Huawei e Xiaomi hanno già introdotto portando avanti una loro implementazione.
Google Pixel 4 avrà il Face ID grazie ad Android Q
Ma il supporto nativo significa avere la stessa funzionalità con sistemi di riconoscimento facciale migliori, più sicuri e più affidabili. Senza considerare che inizieranno ad esserci molti più smartphone ad offrire questa funzionalità una volta che Android Q richiede solo la presenza di una componente hardware compatibile.
Componenti comunque avanzate perché Android Q aspira ad una funzionalità di riconoscimento facciale molto simile al Face ID di Apple, che offre una scansione tridimensionale del volto. Questa tecnologia è molto più valida degli scanner 2D, al momento offerti dalla stragrande maggioranza dei produttori di smartphone.
Una soluzione che a questo punto siamo certi esordirà su Google Pixel 4, il prossimo top di gamma dedicato ai puristi del mondo Android. Sfortunatamente, non sappiamo molto altro su questo dispositivo se non che per sfruttare il Face ID, chiamiamolo così, avrà una fotocamera ad infrarossi, un illuminatore flood e un proiettore laser.
Nonostante questo, Google e i suoi partner potrebbero essere ancora indietro rispetto ad Apple, che non sorprenderebbe affatto se perfezionasse ulteriormente il Face ID con la prossima generazione di iPhone del 2019. Come? Usando nuovi sensori, come quelli delle camere ToF.