TIM in questi primi giorni del 2019 ha chiuso per sempre un servizio aggiuntivo alle opzioni ricaricabili ed in abbonamento. La decisione drastica non è arrivata dal provider stesso, ma quanto dal suo azionista: il gruppo Vivendi. La compagnia ha archiviato ufficialmente l’esperienza di Studio+, la piattaforma che proponeva la distribuzione di serie tv streaming alternative.
Studio+, a differenza di quelle che erano le attese, non è mai entrata nei cuori del suo pubblico potenziale. Il portale di streaming, non favorito di certo dalla presenza di molti rivali, non è riuscito a farsi spazio in quello che è un mercato molto saturo
L’esperienza è stata quanto mai breve. Solo nel 2016 il gruppo Vivendi decide di promuovere una nuova piattaforma per la visione di contenuti
sperimentali dalla breve durata. La maggior parte delle serie tv prodotte e pubblicizzate da Studio+ non ha ottenuto seguito né dal pubblico né dalla critica.TIM, che era semplicemente il canale di distribuzione principali di Studio+ in Italia, non ha avuto ruolo in questa partita.Più volte, anche attraverso numerose iniziative speciali legate al provider telefonico, si è cercato il cambio di rotta. Il portale, che preveda un abbonamento mensile di 3,99 euro ogni trenta giorni, è stato a lungo proposto a costo zero. Sul sito TIMparty molti clienti potevano ricevere in promozione i contenuti del portale senza pagamento.
La decisione di Vivendi è ora definitiva. Sembra improbabile che l’azionista di TIM scelga di proporre a stretto giro un nuovo servizio simile.