L’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) ha incolpato TIM per essere stato poco chiaro e soprattutto per aver fornito informazioni incomplete circa le rimodulazioni che, a partire dal 25 Febbraio, coinvolgeranno alcune offerte ricaricabili con aumenti fino a 1,99 euro al mese. L’Associazione ha pertanto inviato una segnalazione all’AGCOM e all’Antitrust per denunciare il mancato rispetto delle disposizioni che riguardano la corretta comunicazione delle modifiche contrattuali.
TIM, rimodulazioni illegittime: ADUC invia segnalazione ad AGCOM e Antitrust
Lo scorso 21 Gennaio, TIM ha comunicato che a partire dal 25 Febbraio 2019, alcune offerte ricaricabili verranno rimodulate con aumenti che oscillano tra i 0,99 euro ed i 1,99 euro al mese. L’operatore telefonico lo ha comunicato ai suoi clienti con un SMS in cui però non viene fatto alcun accenno alla possibilità, concessa all’utente, di esercitare il diritto di recesso senza il pagamento di alcuna penale o di disattivazione del servizio. Stando a quanto emerge dallo stesso comunicato ADUC, infatti:
“Il messaggio vìola le disposizioni dell’Agcom che obbliga i gestori telefonici a comunicare le modifiche contrattuali ai clienti di telefonia mobile con un SMS in cui deve essere specificato “Modifica delle condizioni contrattuali” e si deve anche indicare il contenuto di tale modifica”
La denuncia si estende poi anche alla pagina alla quale l’SMS rimanda attraverso apposito link, pagina che, appunto, dovrebbe contenere tutte le informazioni relative alle offerte che verranno rimodulate ma che è in realtà priva di tutte quelle informazioni ritenute importanti. In particolare, la pagina:
- non specifica quali sono i piani tariffari che subiranno l’aumento di 0,99 euro e quali quelli di 1,99 euro al mese;
- rimanda i consumatori a più passaggi. I clienti ricevono un SMS certamente equivoco, devono poi dirigersi sul sito di TIM per poi accedere al proprio profilo personale MyTIM per riuscire a scoprire di quanto sarà l’aumento;
- la lettura della pagina web che parla di “offerte arricchite” e di“promozioni a lui riservate” – unitamente alle “novità” che vengono menzionate nell’SMS – rafforza nel lettore la sensazione che si tratti di una promozione e non di modifiche contrattuali sconvenienti, senza poi considerare che le informazioni sulla possibilità di recedere senza penali vengono posizionate alla seconda parte della pagina web.