Gli anni passati abbiamo visto sempre più aziende focalizzarsi sull’IA (Intelligenza Artificiale) come strumento per distinguere il loro prodotto dalla concorrenza. Gli usi dell’IA vanno dalla comprensione dei comandi vocali al riconoscimento degli scenari per l’esecuzione degli ordini diretti. A causa della sua popolarità esplosiva, l’intelligenza artificiale è ora largamente usata, ed è ora che venga impostato un sistema di misurazione di questa funzionalità.
AnTuTu, noto per la sua popolare app di benchmarking, si è assunto il compito di fornire uno standard quantificabile per tutti. Il benchmark giudicherà la differenza delle prestazioni AI di diverse piattaforme. Per impostare le basi del test, AnTuTu ha collaborato con i produttori di chip per rilasciare un’app benchmark chiamata “Review AI” che si concentra sulla misurazione delle prestazioni AI degli smartphone.
Il post sul blog di AnTuTu per la Rivista AI inizia con l’evidenziare le difficoltà nel misurare qualcosa di così vasto come l’Intelligenza Artificiale. Attualmente nel segmento degli smartphone, non esiste uno standard unificato per l’IA. Ciò, a sua volta, ha portato a una situazione in cui ogni produttore di chip ha la propria comprensione e implementazione dell’IA.
Qualcomm gestisce alcune operazioni di IA tramite Hexagon DSP; HiSilicon di Huawei lo gestisce tramite una NPU indipendente; Samsung e MediaTek gestiscono anche operazioni di IA tramite chip dedicati, rispettivamente denominati NPU e APU. Questa situazione è ulteriormente complicata dalla sinergia tra hardware e software, che è cruciale per prestazioni IA efficaci. Ogni fornitore fornisce il proprio SDK per AI – Qualcomm ha SNPE, MediaTek ha NeuroPilot, HiSilicon ha HiAI e così via.
Il punteggio del benchmark è direttamente correlato alla velocità e alla precisione. Ciò scoraggerebbe l’inganno dell’intelligence di AI che si sarebbe basato semplicemente sulla fornitura di risultati rapidi, ma sbagliati.