Torniamo ancora una volta a parlare del social network Facebook, che in questi mesi è stato sotto gli occhi di tutti a causa degli scandali che hanno riguardato la privacy.
Ieri, 28 gennaio 2019, un ex dipendente e collega di Zuckerberg ha voluto rilasciare una dichiarazione abbastanza tagliente. Quest’ultima ha infatti dichiarato che metà dei profili presenti sulla piattaforma sono dei fake, ecco i dettagli.
Prima di tutto vogliamo chiarire che l’ex dipendente non sembra essere immune da un astio personale nei confronti del CEO dell’azienda. Detto questo, queste sono le sue dichiarazioni: “Più della metà degli utenti di Facebook è falso“. Il rapporto è stato firmato da Aaron Greenspan. Nonostante l’astio personale, la dichiarazione ha sollevato non pochi dubbi. Il rapporto in questione ha preso in considerazione documenti ufficiali della piattaforma.
Secondo Greenspan, qualcosa non tornerebbe nel confronto tra i dati del social network
ha svelato agli investitori ogni tre mesi, e quelli del Transparency Report, rapporto con cui l’azienda diffonde informazioni sulla propria attività. I profili falsi, secondo le stime della piattaforma, nel quarto trimestre del 2017 sarebbero il 10% degli utenti attivi, mentre gli account duplicati, ovvero gestiti da un utente che ha anche un profilo personale si aggirerebbero intorno al 4%.Secondo invece il Transparency Report, Facebook avrebbe agito contro 694 milioni di account falsi, ovvero il 32.6% degli utenti mensilmente attivi. Capirete, dopo questi dati, che davvero qualche conto non torna. Aaron Greenspan non è la prima volta che muove accuse contro la piattaforma, ha anche lanciato un portale chiamato “Face Book” e, per evitare problemi di questo tipo, nel lontano 2009 Zuckerberg ha firmato un accordo e sganciato anche qualche milione all’ex collega.