Alla disperata ricerca di dati per prendere le distanze da suoi concorrenti, Facebook ha segretamente chiesto alle persone di installare una VPN “Facebook Research”. L’app consente all’azienda di assorbire tutte le attività dello smartphone e quelle web di un utente. La modalità è simile all’app Onavo Protect che Apple ha bandito a giugno, rimossa poi successivamente ad agosto.
Facebook, tuttavia, cerca di aggirare l’App Store premiando gli adolescenti e gli adulti per scaricare l’app di ricerca. Questo da l’accesso al traffico di rete, e ciò potrebbe essere una violazione della policy Apple. In questo modo, il social network può decrittografare e analizzare l’attività dello smartphone dell’utente.
Facebook ha ammesso, a TechCrunch, che il programma di ricerca era eseguito per raccogliere dati sulle abitudini di utilizzo. Dal 2016, la piattaforma ha pagato, agli utenti di età compresa dai 13 ai 35 anni, fino a $ 20 al mese più le spese di referenza per vendere la loro privacy installando l’app “Facebook Research” per iOS o Android. La società ha anche chiesto agli utenti di effettuare uno screenshot della pagina della cronologia degli ordini di Amazon.
Il programma è gestito tramite servizi di beta testing Applause, BetaBound e uTest per nascondere il coinvolgimento di Facebook. È indicato in alcuni documenti come “Project Atlas”, un nome appropriato per lo sforzo della società di lanciare nuove tendenze in tutto il mondo.
Secondo le ultime voci, il social network chiuderà la versione iOS della sua app di ricerca. Non ci sono stati ancora commenti da parte di Apple, e non sappiamo se la piattaforma ha violato ufficialmente la sua politica. La società di Cupertino potrebbe aver chiesto al noto social network di interrompere il programma.